Riceviamo e pubblichiamo. Il PD di Guidonia sull’impianto all’Inviolata

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Il PD aveva già a suo tempo dichiarato il suo fermo “no” al nuovo impianto. Il Sindaco Rubeis ed i consiglieri di maggioranza, nel corso del consiglio comunale del 20 gennaio 2010, hanno, invece, deliberato il proprio consenso alla realizzazione dell’impianto, ponendo come conditio sine qua non che fosse ridimensionato passando dalle previste 190.000tn ad un massimo di 90/100mila tn annue. La storia e soprattutto la Regione Lazio hanno dato torto a tutti. L’impianto si farà e non sarà ridimensionato. Con determinazione n. C1869 del 2.8.2010. la regione autorizza la Co.la.ri., attraverso l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), ai sensi del D.lgs. 59/2005 e s.m., la costruzione di un impianto di recupero e valorizzazione di rifiuti non pericolosi all’Inviolata. La suddetta autorizzazione ha una validità di 5 anni a partire dalla data di adozione del provvedimento e sostituisce, ai sensi di legge, visti, pareri, autorizzazioni e concessioni di organi regionali, provinciali e comunali, e costituisce, essendo un intervento di pubblica utilità una vera e propria variante allo strumento urbanistico vigente.

GUIDONIA SARA’ SEPPELLITA DAI RIFIUTI E CONTINUERA’ A MORIRE.

All’Inviolata nascerà un impianto tmb per il trattamento, recupero e valorizzazione di rifiuti non pericolosi con produzione cdr e fos avente una capacità di trattamento di 190.000 ton/anno; un impianto di compost di qualità da rifiuti organici raccolti in maniera differenziata avente una capacità di trattamento di 27000 ton/anno e una linea di trattamento del percolato e  delle acque reflue avente una capacità di trattamento di circa 30000 metri cubi/anno nonché dal percolato prodotto esclusivamente dalla contigua discarica dalla società gestita dalla società ECO Italia 87 srl.

È PAZZIA – L'impianto di selezione non servirà per la differenziata. Tratterà solo ciò che rimane dopo aver separato i rifiuti con la differenziata. Dall'impianto uscirà circa un terzo di CDR da bruciare in impianti di incenerimento, un terzo di FOS –  frazione organica stabilizzata –  che al momento andrà a finire in discarica visto che contiene sostanze pericolose, e un ultimo terzo di scarti che andranno anch’essi a finire in discarica. Delle 190.000 tonnellate due terzi circa continueranno a venire sotterrate nella discarica dell'Inviolata

“Un mese fa – dichiara Simone Guglielmo, capogruppo del PD – ho chiesto formalmente al dirigente Recchia  in Commissione ambiente, di invitare i funzionari dell’Arpa per conoscere lo stato di inquinamento e la quota che il percolato ha raggiunto in profondità”. “credo anche – continua Guglielmo – che in relazione alla realizzazione del casello, vuoi per comodità, vuoi per urgenza, la Regione potrà sforare la capacità prevista per i rifiuti”. Non accettiamo la risposta del sindaco “Non so se si sia trattato di errore materiale commesso da quegli uffici, posso però affermare che la capacità di smaltimento da noi espressa, e recepita dalle parti in quella sede, rappresenta un punto vincolante rispetto anche alla concessione edilizia che il municipio andrà a rilasciare a Co.la.ri; essa sarà per un impianto con una capacità di trattamento di 90/100mila tonnellate, fino a 140mila se si include la produzione di umido che avverrà in una struttura adiacente”. Ma il sindaco non voleva chiuderla la discarica? Cavalli di battaglia della maggioranza non sono forse la tutela dell’ambiente, il risparmio energetico, l’eco–tutto?

E’ il momento di agire. Siamo tutti cittadini di Guidonia.

 

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