Roma, 28 ott – Violentata da due persone alla stazione Anagnina, nel luogo dove venne colpita a morte Maricica Hahaianu. È la denuncia, raccontata oggi in un articolo dal Messaggero, di una ragazza peruviana di 22 anni. "In due mi hanno aggredita in strada, mi hanno picchiata e violentata", ha raccontato la ragazza, in un pratone a ridosso della stazione della metropolitana Anagnina, mentre rientrava a casa domenica sera. Due uomini probabilmente stranieri, scrive il quotidiano di via del Tritone, l'avrebbero afferrata e portata in uno spazio erboso lì vicino, dove hanno abusato di lei che è svenuta e si è ripresa solo la mattina dopo quando ha chiesto aiuto a un passante. "La giovane, con un lavoro e residente nella stessa zona di Roma dove è avvenuta la violenza – si legge – ha raccontato in lacrime ai medici dell'Umberto I l'inferno nel quale è precipitata. Le contusioni e le ecchimosi sul volto, poi la visita al pronto soccorso, hanno confermato le parole della vittima. Gli investigatori non hanno dubbi, almeno per ora, sulla veridicità del racconto, tant'è vero che la denuncia della peruviana è finita dritta al secondo piano della Questura, negli uffici della squadra mobile dove vi è un pool che si occupa di violenza sulle donne. E decine di poliziotti stanno pattugliando i dintorni della stazione Anagnina, dove fra migliaia di passeggeri, ci sono anche criminali che frequentano abitualmente il grande parcheggio. La ragazza è ricoverata per lo choc e le percosse subite". Questo il racconto della ragazza: 'Erano le 21.30 quando sono uscita dalla stazione per tornare a casa. Due uomini mi hanno afferrata di spalle e mi hanno trascinata in un'area verde a pochi metri dalla strada. Poi mi hanno picchiata e violentata. Ho perso i sensi e mi sono risvegliata sull'erba che era ormai giorno, dolorante e stordita. Ho chiesto aiuto a una donna straniera (una cittadina nordafricana) che mi è venuta incontro e mi ha aiutato, mi ha accompagnato fino alla stazione. Volevo raggiungere una mia amica, ero confusa e ho preso la metropolitana. Poi mi sono sentita male e ho capito che dovevo andare in ospedale".
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