E’ morta la donna romena aggredita nella metro di Roma

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Roma, 16 ott – E' morta Maricica Hahaianu, l'infermiera romena di 32 anni colpita con un pugno venerdi' scorso al termine di una colluttazione alla stazione della metropolitana Anagnina, a Roma.

"E' stato ufficializzato il decesso, dopo le 6 ore canoniche perche' l'encefalogramma era ancora piatto. Ora hanno staccato la spina. Abbiamo firmato con i parenti, il decesso alle 15",  ha detto l'avvocato di Maricica, Alessandro Di Giovanni che si trova all'ospedale Policlinico Casilino,insieme al marito Adrian e al fratello Giovanni.

"E' gia' stato contestato l'omicidio preterintenzionale", ha riferito il legale di Alessio Burtone, Fabrizio Gallo,interpellato sul cambiamento del capo di accusa per il suo assistito dopo il decesso. In merito all'ipotesi che il ragazzo, attualmente agli arresti domiciliari, sia incarcerato Gallo ha aggiunto: "E' possibile".

"Perche' lui e' a casa e non in carcere". Queste le  parole ripetute in continuazione da Adrien, il marito di Maricica, riguardo all'aggressore. A riferirle il legale della famiglia Alessandro Di Giovanni che ha aggiunto: "Finora non aveva mai fatto alcun commento o accenno sull'aggressore. Non ha detto altro, era molto concentrato nel suo dolore". Riguardo alla donazione degli organi, l'avvocato ha detto che il marito non vuole far sapere la sua decisione.

"Sono stato sfortunato, non volevo… mi sembra di vivere un film". Questa e' la frase detta da Alessio Burtone al suo legale Fabrizio Gallo riferita dallo stesso avvocato sotto casa del ragazzo. "Alessio da quando ha saputo che la donna era in coma irreversibile ha avuto un malore – ha raccontato il legale – abbiamo chiamato un medico che ha constatato che ha avuto problemi psicofisici da stress emotivo e gli ha dato dai farmaci ansiolitici. Tutta la famiglia sta molto male, abbiamo sperato fino alla fine…".

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