Allarme gas radioattivo dal sottosuolo di Marino

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Dopo alcuni sintomi comuni, gli abitanti di una via di Marino hanno deciso di chiedere lo stato d'emergenza e di calamità. Fuoriuscite dal sottosuolo di anidride carbonica e altri gas tossici

 

Roma, 05 ott – È di pochi giorni fa la richiesta di stato di emergenza e di calamità per il comune di Marino, piccolo centro dei Castelli Romani. A seguito della fuoriuscita di gas tossici dal sottosuolo, anidride carbonica, idrogeno solforato e radon, alcuni appartamenti di via Cosimo Maciocco sono stati fatti sgombrare da un'ordinanza del sindaco, che ha disposto anche il divieto, per i bambini, di giocare o passeggiare nella strada attigua agli appartamenti.

Il sospetto di contaminazione da sostanze tossiche era già stato denunciato alle amministrazioni locali da quando, lo scorso 24 febbraio, molti residenti della via cominciarono ad accusare sintomi comuni (vertigini, difficoltà a respirare e sensazione di torpore, bruciore agli occhi), che sono stati attribuiti, dagli stessi referti medici, all’esposizione a sostanze nocive.

Adesso l’intera comunità è sul piede di guerra e c'è chi testimonia che in quella strada si sono verificati, dal 1995, ben otto casi di tumori. Già nel 2000 poi, emissioni simili, avevano provocato la morte di mucche e pecore ma nessuno aveva mai fatto niente anzi, nonostante l’area fosse a rischio sismico, venivano rilasciati comunque i permessi per costruire.

Sono intervenuti sul posto vigili del fuoco, geologi e vulcanologi per effettuare i primi rilievi con mezzi speciali. "Noi residenti ci sentiamo abbandonati" denunciano alcuni residenti della via. E la protesta è sotto gli occhi di tutti: gli abitanti della via hanno esposto alcuni striscioni con la scritta "I nostri figli hanno diritto di giocare come tutti e respirare aria pura".

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