Le bottiglie abbandonate sul marciapiede. Due buste appese alla recinzione, piene. Chissà da quanto non vengono svuotate. I cancelli chiusi, l’erba alta. C’era una volta il Bollente, verrebbe da dire. Ma questa non è una favola, e di lieto fine ancora non se ne parla. E’ una storia di degrado e abbandono, una storia che ha stancato i residenti di quella zona di Villalba. Non solo stanchezza, perché in mezzo a quel parco ci sono alcune cose che destano particolare preoccupazione.
Ce lo racconta Antonio, che da tempo sta tentando di portare il parco all’attenzione del Settore Ambiente. Mail su mail, segnalazioni su segnalazioni. Per ora tutte lettera morta. “Nei pochi contatti avuti sono riuscito a capire che naturalmente non ci sono soldi per la sistemazione e che il Comune sta tentando di capire se il parco sia effettivamente sotto la sua giurisdizione”. Sarebbe un incredibile colpo di scena, viste le targhe con la scritta “Città di Guidonia Montecelio” presenti all’interno della recinzione e le targhette sugli alberi interni, quelle del censimento di qualche anno fa.
Il problema non è chi deve occuparsi del parco. Il problema è che qualcuno se ne deve occupare, del Bollente e di quella zona di Villalba. All’interno, tra l’erba alta e quello che resta dei giochi, quattro transenne recintano una voragine apparsa nel terreno qualche tempo fa. Cause ancora da chiarire.
“Il parco è nato sopra una cava ormai tantissimi anni fa: noi qui ci abitiamo, e vorremmo sapere se preoccuparci o meno”, prosegue Antonio. Ma la voragine forse è l’ultimo dei problemi. Il grande albero al di fuori della recinzione, dunque sulla strada, dunque a poca distanza dalle case e soprattutto sul marciapiede, dove passano donne uomini e bambini, ha più di un ramo di fatto “a penzoloni”. Una folata di vento e volerà giù.
Non va meglio la situazione all’interno del parco. L’albero all’entrata – a quella che era l’entrata – ha un ramo spezzato e praticamente quasi a terra. Un altro albero si è adagiato su un lato. E’ uno di quelli con la targhetta del censimento di qualche anno fa. Adesso la targhetta si legge in verticale, perché la pianta è a un passo dall’essere orizzontale. Intorno uomini, donne, bambini. Che passano e chiedono: “Sarà sicuro?”. Domanda legittima. Risposta?
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