Una protesta che non si placa quella dei sindaci e degli amministratori di Lazio e Abruzzo contro il caro pedaggi della A24 e della A24. Da un lato l’incontro richiesto al Ministro Toninelli, dall’altro la manifestazione organizzata per il 19 settembre a partire dalle ore 10 e 30 davanti al Ministero dei Trasporti. “Il 30 settembre resta – spiegano i sindaci in una nota – il termine ultimo per l’accoglimento delle nostre istanze, dunque il blocco degli aumenti delle tariffe, la creazione di un tavolo istituzionale promotore anche di una legge che modifichi gli attuali criteri concessori e che ridetermini le condizioni di composizione delle tariffe, la declassificazione del tratto urbano della A24 da che va dalla barriera di Roma Est fino all’intersezione con la Tangenziale Est e la declassificazione dei alcuni tratti da montani a non montani”.
Un termine che gli amministratori non intendono oltrepassare. “In caso di mancato accoglimento delle nostre richieste daremo inizio a una nuova mobilitazione, con azioni attive anche presso i caselli autostradali”. Una conferenza stampa a Tivoli in programma il 14 settembre sarà il viatico – il giorno prima l’appuntamento è a Pescara – per arrivare alla manifestazione del 19 settembre. Non si parlerà solo di aumenti: il focus dei Comuni è puntato anche sulla sicurezza, dopo che i viadotti “sono stati dichiarati recentemente non sicuri in caso di scosse sismiche di rilievo dall’Amministratore delegato di Autostrada dei Parchi Cesare Ramadori”, chiude la nota dei sindaci. Hanno confermato la loro partecipazioni il consigliere provinciale dell’Aquila Alfonso Scamolla e i primi cittadini dei Comuni di Carsoli, Cineto, Ciciliano, Licenza, Castel Madama, Pisoniano, Mandela, Marano Equo, Marcellina, Pozzaglia, Roccagiovine, San Benedetto dei Marsi, Subiaco, Tivoli.
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