Un appello accorato e forte, che il Comune di Monterotondo aveva fatto proprio. A nulla sono servite le parole dell’Anci, arrivate al Presidente del Consiglio con una lettera che l’amministrazione eretina ha pubblicato sul proprio sito istituzionale, condividendone modi e contenuti.
Tutto è rimasto inascoltato. “L’amministrazione comunale manifesta tutto il suo disappunto per vedere così svanire l’attuazione di un importante obiettivo programmatico e per aver visto vanificati i tanti sforzi compiuti dall’intera struttura tecnica comunale che su questo progetto tanto si era spesa, sperando che almeno le spese sostenute fino ad oggi siano in qualche modo rimborsate dallo Stato”.
Un disappunto che nasce dall’entità dei fondi attesi dal Comune: con il mille proroghe infatti – che il governo si appresta a convertire in legge – vengono ritirati i fondi per il recupero delle periferie urbane che, sulla base di un bando su scala nazionale, erano stati assegnati, impegnati ed in parte spesi, da 326 Comuni e Città Metropolitane. Per Monterotondo erano previsti 2,4 milioni di euro per realizzare il completamento della pista ciclo pedonale che avrebbe collegato lo Scalo, la zona industriale e Monterotondo Centro.
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