Guidonia / Caos Cave, Giovanna Ammaturo: “Portiamo la questione davanti alla Commissione Attività Produttive”

In Roma Est da Yari Riccardi Commenti

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Arriva ufficialmente in parlamento il caso delle cave di Guidonia: il Centro per la Valorizzazione del Travertino, attraverso il presidente Filippo Lippiello, ha chiesto ufficialmente di essere ascoltato alla Camera dei Deputati nella Commissione Attività Produttive, organo presieduto da Barbara Saltamartini.

“Un passo suggerito e condiviso necessario affinchè il problema cave, che esiste solo a Guidonia Montecelio, sia esposto ai massimi vertici politici nazionali. La Lega si adopera per salvaguardare i posti di lavoro che oramai conta quasi 200 licenziati sui duemila che ne traggono sostentamento oltre all’indotto. Un settore che è al quinto posto nella determinazione del Pil della Regione Lazio e che diminuirà l’opportunità dei salari per 40/50 mln di euro all’anno con danno economico a cascata nella Città e non solo”, così il consigliere comunale Giovanna Ammaturo in una nota.

La rappresentante della Lega parla di apprensione “di molti operatori esteri che acquistano il nostro travertino, al punto che sono da subito intervenute delegazioni commerciali d’oltreconfine per cautelarsi sulla tracciabilità contrattuale e l’aumento delle fidejussioni a ragione di futuri contratti. E nulla toglie che, impauriti, i grossi operatori esteri dirottino i loro acquisti in altri Paesi persistendo la situazione di stallo. Di travertino l’Italia ed il mondo intero si è abbellito, purtroppo oggi con una interpretazione unica nel suo genere si pretende di ritombare le cave, come è dovuto per Legge, con lo stesso materiale”.

La Ammaturo fa poi il punto sulle questioni politiche oggi in essere a Guidonia. “Abbiamo chiesto al sindaco le  motivazioni delle eventuali mancanze amministrative sui controlli, pure dovute, e gli ultimi due progetti ambientali, a carico della attuale amministrazione grillina, dopo il pagamento della Decima da parte di cavatori, Ovvero il riconoscimento del 10 per cento del valore medio del travertino venduto che con perizia giurata si versa al Comune (80%) e alla Regione il restante, e che deve essere utilizzato esclusivamente per progetti ambientali oltre ad essere pubblicati su quotidiani nazionali e regionali”.

 

 

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