Calcio / “Per noi non c’è spazio”: la rabbia di Andrea Grillo, presidente dell’Asd Villanova Calcio

In Sport da Yari Riccardi Commenti

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“Al termine di una serie di condotte subite senza precedenti ho definitivamente compreso che per la mia associazione sportiva non ci sarà mai spazio alcuno in nessuno dei tre impianti sportivi di calcio di Guidonia”. Sono un misto di rabbia e di amarezza le parole di Andrea Grillo, presidente dell’Asd Villanova Calcio, al secondo anno consecutivo senza spazio per le attività sportive.

Parliamo di una associazione riconosciuta dalla FIGC e fino al 2017 dal CONI. “Ci siamo visti proporre degli orari assurdi per accedere alle attività sportive con i nostri eventuali tesserandi, addirittura dalle 8 alle 13 del mattino, oppure dalle 14 alle 15 e 30 e ancora dopo le 21: per i criteri di progetto della mia ormai purtroppo ex associazione sportiva il calcio si colloca dopo la famiglia e dopo la scuola, visti gli orari a noi proposti sembrerebbe che a qualcuno invece interessino altri aspetti. Pensavo di chiedere al ministro della pubblica istruzione una deroga, anzi…proporrei un referendum nazionale per abolire la scuola”.

Grillo è una vera e propria furia. “Trovo il tutto semplicemente ridicolo, quasi quanto i canoni per le concessioni degli impianti di calcio, che secondo me non tengono in alcun modo conto del valore dei beni in oggetto della concessione, e ancor meno dei reali canoni di mercato. Scelta a mio giudizio antieconomica e dannosa, dacché l’ente locale subisce forti perdite in conseguenza delle spese sostenute per l’allestimento degli impianti che non trovano a mio giudizio copertura con i canoni versati dai concessionari. Come possiamo dimenticare negli anni l’esborso sostenuto dall’ente per i lavori di manutenzione e realizzazione dei campi da calcio in erba sintetica che avrebbero dovuto incrementare il valore degli stessi. Valore altresì pagato da tutti i cittadini, motivo per cui gli impianti dovrebbero poter essere un beneficio per la totale collettività Guidoniana. Gli impianti devono poter essere utilizzati da tutti! Ancor di più da chi è abituato a pagare”.

Il presidente punta il dito e si dice “personalmente curioso di scoprire un giorno in base a che cosa qualcuno sia arrivato a stabilire i canoni di concessione di beni pubblici in grado di produrre lucro, e se è stato rispettato totalmente il principio di rimuneratività che è insito in ogni affidamento di concessione di beni pubblici, semplice curiosità di un cittadino attento ai bilanci del suo Comune. Bene, un plauso all’amministrazione che ha dimostrato la sua totale inadeguatezza che tengo a chiarire per quanto mi riguarda è frutto di una serie di condotte che nulla hanno a che vedere con criteri di trasparenza che dovrebbero distinguere a prescindere l’operato di un Ente”.

L’attacco è frontale. “Tutti sapevano Sindaco in primis che il termine ultimo per iscrivere le squadre ai campionati provinciali FIGC era il giorno 8 settembre 2018, era stato garantito un avviso pubblico come del resto previsto nel regolamento comunale e nei contratti di concessione: la comunicazione a mezzo PEC con le eventuali ore concesse dai concessionari è pervenuta a noi in data 14 settembre! Non ci volevano dentro gli impianti sportivi e ci sono ancora una volta riusciti. Ringrazio i Signori Antimo Romanelli e Attilio Nonni presidenti rispettivamente di due associazioni sportive dilettantistiche che ci hanno sostenuto fino a pochi giorni fa mettendo a disposizione i loro impianti per fare allenare e giocare dei ragazzi che avrebbero dovuto indossare la maglia del Villanova calcio”.

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