Finisce con più di 2000 firme la raccolta promossa nel mese di luglio dal Gruppo Civico Spontaneo nato per risolvere la piaga dei roghi tossici che da tempo rende l’aria di Villalba e Tivoli Terme irrespirabile.
Il prossimo passo è quella della presentazione dell’esposto denuncia alla Procura della Repubblica di Tivoli: la copia del provvedimento sarà poi inviata, insieme alle firme raccolte, alle amministrazioni comunali di Guidonia e di Tivoli.
Da parte del Gruppo la richiesta ai Comuni è una soltanto. “Chiediamo l’immediata bonifica dei siti pericolosi, in primis quello di Stacchini, dove l’intervento avrebbe già dovuto essere terminato”. Prosegue dunque la battaglia dei cittadini, al termine di una estate che verrà certamente ricordata per gli incendi che hanno devastato campi e aria per giorni. Una denuncia che sarà presentata ovviamente a carico di ignoti, e che prevede come ipotesi di reato incendio, inquinamento ambientale e disastro ambientale.
Il punto è tutto nelle condizioni di vita che da anni sono costretti a subire i due quartieri, preda dei roghi tossici che salgono per la maggior parte dai terreni di Cesurni, dell’ex polverificio Stacchini e di via dei Bagni Vecchi.
Un problema che va oltre la situazione di Stacchini. L’incendio in via Cesurni lo scorso giugno è stato sinistro esempio di quello che succede quando prende fuoco un grande quantitativo di rifiuti. Pneumatici, indumenti, scarti di lavorazione, vernici, carcasse e pezzi di automobile, in certi casi eternit: questo è quello che spesso è diventato fumo, portando “odore acre e nauseabondo, costringendoci a dormire con le finestre chiuse anche d’estate: una vera e propria Terra dei Fuochi”.
Le finestre sono spesso aperte non sul sole, ma sulla puzza di gomme bruciate. Tutta questa situazione sarà ora al vaglio della Procura della Repubblica di Tivoli.
(immagine realizzata da Sergio Marchi)
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