Tutto pronto per domenica 10 Settembre alle ore 17.00, data in cui verrà inaugurata “Agape”, un progetto importante, la nuova Comunità di Fonte Nuova che accoglierà i Servizi di Residenzialità e Semi-Residenzialità nel grande contesto di fraternità e solidarietà del Centro “Sacro Cuore” in Via I Maggio, 37. Abbiamo sentito i responsabili, prima tra tutti Caterina Simei, Presidente della Lanterna di Diogene, che ringraziamo.
“Il sogno di Agape è nato durante una cena con Monsignor Ernesto Mandara, Vescovo della Diocesi di Sabina-Poggio Mirteto: era stato invitato per fargli vedere e conoscere i laboratori ‘Costruiamo ponti…tra noi!’ frequentati da circa trenta ragazzi con disabilità di Fonte Nuova e per mostrargli le attività svolte e i progetti in corso. Lui rimase molto colpito dal clima famigliare e sereno trovato e da subito si è interessato per capire come la Diocesi potesse essere di aiuto ai ragazzi e alle loro famiglie”. Monsignor Mandara ha incontrato più volte Caterina Simei, presidente della Lanterna di Diogene, per concretizzare questa volontà di iniziare un cammino in cui due realtà distinte, Chiesa e Terzo Settore, potessero mettere in comune i propri beni. E così è stato: la Diocesi e la Parrocchia, nella persona di Don Vito, hanno messo a disposizione una parte del Sacro Cuore, una struttura importante e di grande valore, immersa nel verde e nel cuore di Fonte Nuova. La Cooperativa ha investito sulla ristrutturazione e l’adeguamento dell’edificio, abbattendo ogni barriera architettonica per realizzare una Comunità Alloggio ed un Centro Diurno per persone con disabilità. Questo progetto però necessitava del coinvolgimento di un’importante parte della comunità, ossia le famiglie.
Come nasce Agape?
Agape è nata soprattutto dopo aver “ascoltato” proprio loro, aver “sentito” i bisogni di quelle persone che ogni giorno si occupano di familiari che hanno una disabilità e che la vivono. È stato importante entrare “intimamente” nelle loro preoccupazioni quotidiane, nelle ansie per il futuro, nel timore di non conoscere chi si prenderà cura dei propri figli. Quindi, insieme ai familiari dell’Associazione “Abilmente con tutti” e al suo Presidente Mario Zagolin (lo abbiamo avuto ospite qualche mese fa nella trasmissione Radio Voi, insieme ai ragazzi e alla Cooperativa) che da anni seguono i propri figli nelle attività dei Laboratori, si è iniziato a sognare e a sperare che quel “Dopo di noi” non rimanesse solo una bella norma “volta a favorire il benessere, la piena inclusione sociale e l’autonomia delle persone con disabilità” come recita l’articolo 1 della legge omonima, ma che si potesse realizzare sotto i loro occhi e non lontano, fuori dal proprio Comune di residenza, ma proprio a due passi da casa loro.
La scelta del nome Agape, dal greco ἀγάπη, in latino caritas. Un termine che conserva una forte simbologia, fino ai giorni nostri: perché Agape?
Decidere il nome della Comunità non è stato troppo difficile, perché “Agape”, significa proprio questo: condivisione fraterna, spinta verso l’altro, amore smisurato, accoglienza caritatevole, valori che sono le fondamenta di questo meraviglioso progetto che si inaugurerà domenica 10 Settembre 2017.
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