Aperta, sospesa e rinviata. Dura poco la Conferenza dei Servizi del 16 settembre, quella attesissima, quella per il rinnovo dell’AIA per il TMB all’Inviolata. Un esito abbastanza scontato, che ha evidenziato la necessità da parte della Regione di venire a capo di quello che è ormai un intrigo denso di lati oscuri, un iter che, da qualsiasi parte si veda, è stato viziato da numerose “sviste”, chiamiamole così. Una delle protagoniste è stata la Soprintendenza, la stessa che nel 2010 aveva già dato parere contrario al TMB, parere mai ascoltato. Nel documento letto dai dirigenti regionali la Soprintendenza si ripete, ribadendo di non voler riconoscere la legittimità della Conferenza, continuando a rimarcare le (evidenti) falle nel procedimento autorizzativo. Già questo basterebbe per un rinvio. Se ci aggiungiamo il recente mega vincolo, ossia l’avvio dell’iter per il procedimento “relativo all’individuazione e perimetrazione dell’area delle tenute storiche di Tor Mastorta, di Pilo Rotto, dell’Inviolata, di Tor dei Sordi, di Castell’Arcione e di alcune località limitrofe ricadenti nel Comune di Guidonia Montecelio (provincia di Roma) come area di interesse archeologico”, area nel quale rientra il TMB, il rinvio diventa quasi d’obbligo, proprio per vedere il termine dell’iter avviato dal MIBAC. Hanno partecipato alla conferenza i rappresentanti delle amministrazioni comunali di Guidonia (il sindaco facente funzione Di Palma e il dirigente dell’Area VII, del quale è stato acquisito il parere negativo al rinnovo dell’AIA, di cui abbiamo già parlato) e quelli di Fontenuova (il sindaco Cannella, l’assessore Ibba e il consigliere Di Pietro), Giuliano Santoboni e David Porrello per il M5S. Spicca l’assenza del PD. In quattro sono intervenuti per il Gruppo Cerroni, non proprio felici per il rinvio della conferenza, i quali hanno già preannunciato denunce per la Regione in caso di tardivo inizio delle attività. Fuori il presidio organizzato dal CRA, con 50 cittadini di Guidonia e Fontenuova a partecipare. Come uditori hanno partecipato invece il CRA, il Comitato Nord Est Lazio, il Comitato Marco Simone e l’Associazioni Amici dell’Inviolata. Da loro è stato depositato un documento in cui si diffida la Regione dal concedere il rinnovo dell’AIA per il TMB.
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