Soliti ignoti, evidentemente molto ben informati, all’opera in una villa sotto Sant’Angelo Romano. Questa volta parliamo di una vittima illustre. A cadere preda dei topi d’appartamento precisi e meticolosi è il sindaco di Guidonia Eligio Rubeis.
Domenica 29 settembre, ore 20. Rubeis rientra a casa da Montecelio – dopo essere stato fuori zona per tutta la giornata – e trova una macchina speronata dei Carabinieri di Sant’Angelo Romano. Era lì per un servizio di sorveglianza, si è trovata speronata da una automobile impazzita, sbucata poco prima proprio dalla strada dove si trova l’abitazione di. Una nuova macchina dell’Arma sopraggiunge sul posto, un carabiniere è ferito, vengono chiamati i soccorsi. Alla fine Rubeis rientra nella sua abitazione. Ed ecco la sorpresa. Inferriate tagliate nel retro, una lavoro fatto a regola d’arte e con tutta calma. I malviventi sono andati chiaramente a colpo sicuro, ed erano decisamente molto ben informati, visto che, con ogni probabilità, l’auto pirata che è piombata sui Carabinieri sfrecciava via dal luogo del furto proprio a pochi minuti dal ritorno di Rubeis. Della macchina non è stato possibile prendere il numero di targa. Luci accese, cassaforte aperta: spariti preziosi, una collezione di orologi, e ricordi vari, che hanno reso il bottino dei ladri in questione particolarmente ingente. Le indagini sono chiaramente ancora in corso. Restano le varie ipotesi, e resta la precisione del lavoro dei ladri che fa pensare a un qualcosa di ben programmato da tempo. Ironia della sorte: i Carabinieri praticamente fuori dalla casa di Rubeis, che hanno probabilmente avuto i colpevoli in mano immediatamente dopo. La fortuna aiuta gli audaci, evidentemente. I proverbi non vengono mai inventati senza un perché. Dall’altra parte, questi fatti impongono sempre una riflessione sulla sicurezza, sulla scarsità dei mezzi a disposizione delle forze dell’ordine, e sulla vastità di un territorio troppo grande per essere controllato con così pochi mezzi e così poco personale. Nonostante i recenti interventi, che sicuramente hanno dato ossigeno ad una situazione critica, molto ancora c’è da fare.
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