“Sulla discarica di Falcognana serve chiarezza e quella necessaria trasparenza che finora non abbiamo avuto modo di vedere. Il presidente Zingaretti afferma che la discarica già esisteva, ma trattava rifiuti ben diversi da quelli previsti in futuro, si tratta quindi non solo dell’ampliamento del sito esistente ma più specificatamente di un intervento modificativo anche perché nel provvedimento autorizzativo devono necessariamente cambiare i codici dei rifiuti che verranno sversati. E, in base a una nota dell’Ufficio Legislativo del MIBAC, per poter arrivare a tale intervento occorre convocare una Conferenza dei Servizi e più nello specifico coinvolgere, in base all’art. 146 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, la Sopraintendenza per una preventiva valutazione di compatibilità paesaggistica e del conseguente provvedimento autorizzatorio”, così dichiara in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio e membro della Commissione Rifiuti e Ambiente, commentando il parere espresso recentemente dall’Ufficio Legislativo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.
“Occorre ribadire che oltre a trovarsi a pochi passi dal Santuario mariano del Divino Amore e nei pressi di quartieri di nuova urbanizzazione, l’area più specificatamente interessata dalla previsione della discarica è caratterizzata da una naturale vocazione agricola di grande estensione, profondità e omogeneità con un rilevante valore paesistico per l’eccellenza dell’assetto percettivo, scenico e panoramico. Considerando che è nei poteri del commissario Sottile derogare alle suddette disposizioni e che, allo stato attuale, all’attenzione del MIBAC non risulta arrivata ancora nessuna domanda di autorizzazione né atti progettuali relativi alla discarica di Falcognana, non vorremmo che tutto si decidesse in sfregio ai suddetti vincoli. Risulterebbe atto di gravità inaudita e la solita mistificazione di una sinistra che in campagna elettorale parla di raccolta differenziata e poi apre una discarica che noi consideriamo abusiva”, conclude Santori.
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