Botte. Minacce di morte. Liti continue e esasperanti. Finisce l’incubo per una 40enne di Tivoli, che dopo l’ennesima scenata del marito, anche lui di Tivoli, è riuscita a trovare la forza per chiamare i Carabinieri. Sono accorsi sul posto i Carabinieri della Stazione di Tivoli Terme: la casa era completamente a soqquadro, con sedie a terra e oggetti rotti. L’uomo ha tentato di fornire spiegazioni: sono tuttavia risultati più convincenti i lividi sul corpo della donna. Gli uomini dell’Arma si sono subito preoccupati di accompagnare la vittima in pronto soccorso insieme ai suoi due figli di 11 anni e 8 mesi, anche loro coinvolti loro malgrado nella lite. I medici dell’Ospedale di Tivoli hanno emesso un referto per la donna con giorni 15 di prognosi, mentre per i due bambini di 5 e 1 giorno. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine intervenute in altre simili occasioni, è stato così arrestato per maltrattamenti in famiglia e minacce aggravate, che aveva posto anche impugnando un lungo coltello da cucina, poi sequestrato.
Per lui, 39enne di Tivoli, si sono aperte le porte del carcere di Roma Rebibbia, dove resterà a disposizione dell’A.G.
Ci piacerebbe dire che questi fatti sono insoliti. Non è così. Dall’inizio del 2012 i Carabinieri della Compagnia di Tivoli hanno tratto in arresto 12 persone per i reati di maltrattamenti in famiglia, atti persecutori e violenza sessuale, le cui vittime sono generalmente donne. Più di un arresto al mese.
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