Il buio. Questione irrisolta della zona di Case Rosse. 22 lampioni senza luce nella zona di Case Rosse, che non si riescono proprio ad accendere. Risultato? Un altro incidente che è costato la vita ad un 45enne. “E’ dal 2006 che solleviamo la questione a tutti gli organi competenti, Regione, Provincia, Astral, nessuno però fino ad oggi ha trovato una soluzione per dare luce a quei 22 lampioni. La conseguenza, ancora l’altra sera, è stata drammatica. Così ripercorre la vicenda il consigliere comunale Michele Venturiello. ““Quegli impianti di luce vennero installati quando fu completato il Car. All’epoca – rammenta Venturiello – ci furono appelli, istanze, affinché quei lampioni venissero attivati. Giunti a questo punto qualcuno dovrà pure rispondere alla domanda: perché sono senza luce?”. Già perché? Chi glielo spiega a chi ci vive che nessuno riesce a prendersi la responsabilità di una disfunzione che di fatto è costata la vita ad un uomo? Domande che sul luogo della tragedia si sono posti già i Vigili Urbani di Guidonia e del V Municipio. Le risposte, ovviamente, si sono perse nel vento.
“Non so più cosa dobbiamo fare. Davanti a noi – ha aggiunto il sindaco di Guidonia Montecelio Eligio Rubeis – abbiamo due strade: una è quella di rivolgersi già da domani mattina alla Procura della Repubblica, l’altra è quella di lanciare un appello alla Provincia di Roma, nelle persone del Presidente Nicola Zingaretti e dell’assessore alla Viabilità e ai Lavori Pubblici Marco Vincenzi, amministratori sovracomunali, perché si attivino per risolvere la questione. Anche perché mi chiedo: è possibile che nel 2012 i cittadini di Setteville Case Rosse siano considerati di serie B? I lampioni sono spenti perché qualcuno non attacca la spina. Ci chiariscano già nelle prossime ore di chi è la competenza”. Competenza che comunque non potrà mai ripagare una vita umana. Questo è bene ricordarlo.
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