Quattordici appartamenti. Tutti occupati. Almeno 50 persone hanno invaso nel pomeriggio di venerdì 9 settembre i locali di un palazzo di via Guerrazzi, a Villanova. Un palazzo con una particolarità: di proprietà dell’imprenditore Pirandola, la costruzione è al centro di una trattativa per l’acquisto da parte del comune di Guidonia. Trattativa per la quale l'iter ancora non è stato concluso. Diventerà un immobile destinato all’edilizia popolare, avvenimento che molti a Guidonia attendevano da anni – è uscito da pochi giorni un bando per l'assegnazione – alcuni con gioia, altri con preoccupazione. I risultati si sono visti oggi pomeriggio: occupazione degli appartamenti da parte di numerose persone – in particolare donne con bambini al seguito – mentre fuori si scatenava il delirio. Scene di tensione tipiche: forze dell’ordine sul posto, Carabinieri che gestiscono l’emergenza, ambulanze che arrivano e vengono mandate vie. Tutti barricati dentro. Litigi tra il proprietario dello stabile e una persona abitante nei pressi del palazzo di via Guerrazzi. Dunque un pomeriggio caldo non solo per la temperatura. Uno di quei pomeriggi che portano il territorio di Guidonia ad essere teatro di spettacoli che non si vuole vedere. Che non ci si aspetta di vedere in una sonnolenta città medio borghese del Nord Est romano. Il punto sta tutto qui: la disperazione sta a pochi passi da noi. Nel vicino, nel passante, nell’amico. Il problema è vederla, comprenderla, capire che certe cose non accadono solo a chilometri da qui. Fare tutto questo prima che la disperazione, la rabbia, esplodano in qualcosa di più grande. Comeoggi in via Guerrazzi. Punta di un iceberg nascosto e silente. Ma che esiste, e che non si può ignorare. Non più.
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