Monterotondo. Galassetti:”Maggioranza e opposizione fuori dall’aula sulla mia mozione sull’Anagrafe Pubblica degli eletti”

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“E’ un fatto gravissimo – dichiara il Consigliere Comunale Capogruppo dell’Italia Dei Valori, Tullio Galassetti – che nella seduta odierna del Consiglio Comunale di Monterotondo alcuni gruppi consiliari, sia di maggioranza che di opposizione, con in testa il Partito Democratico, abbiano abbandonato l’aula per far mancare il numero legale sulla mia proposta di Mozione che prevedeva l’istituzione di una Anagrafe pubblica degli eletti, nella quale si imponeva a tutti i pubblici amministratori di rendere pubblico sia l’indennizzo percepito dal Comune sia il proprio stato patrimoniale e la propria dichiarazione dei redditi, riferite all’anno precedente all’ultimo incarico pubblico assunto”.

“La mozione – spiega Galassetti – è stata redatta in ottemperanza all’art. 3, comma 4, del D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, che riconosce ai Comuni “autonomia statutaria, normativa, organizzativa e amministrativa”, e all’art 10 dello stesso decreto, il quale, al primo comma, dispone che “tutti gli atti dell’amministrazione comunale e provinciale sono pubblici, ad eccezione di quelli riservati per espressa indicazione di legge (…)”. Ricordo inoltre – continua il Capogruppo dell’IDV – che il medesimo testo di mozione è stato approvato sia in Provincia di Roma, fortemente voluto dal Presidente Zingaretti (PD), sia al Comune di Guidonia, governato dal centrodestra, su proposta del Capogruppo IDV Di Silvio. Non si tratta, quindi, di una battaglia politica né ideologica, si tratta di restituire credibilità alla classe politica, ad ogni livello istituzionale, soprattutto in un momento democratico delicato, come quello che stiamo vivendo, nel quale i cittadini perdono sempre più progressivamente la fiducia verso gli amministratori della “cosa pubblica”. Durante la riduttiva discussione svolta in sede di consiglio – prosegue Galassetti – sono state invocate giustificazioni formali, burocratiche, che non inficiavano né rendevano illegittima, in alcuna maniera, la votazione positiva del testo, perché come spesso accade la politica, pur di mantenere il proprio “status privilegiato”, si genera anticorpi specifici, mirati ad una giustificazione dei propri comportamenti altrimenti ingiustificabili. Siamo di fronte al classico caso in cui le poche forze politiche rimaste in aula hanno sostanzialmente dichiarato di essere favorevoli al merito della mozione ma con alcune riserve di forma che, guarda caso, ne hanno impedito la votazione attraverso un abbandono forzato dell’aula che ha poi fatto decadere il numero legale senza dare la possibilità a nessuno di votare la proposta e quindi di rendere palese, nero su bianco, la propria posizione”.

“Ricordo anche, a tutti coloro che hanno invocato una maggiore condivisione del testo, che la Legge rimanda al Consiglio Comunale, come organo sovrano, il compito di discutere, emendare, modificare e varare le proposte di indirizzo dell’Ente. Se i colleghi del PD avessero avuto qualcosa da discutere nel merito della mia proposta, sarebbero dovuti restare in aula ad ottemperare al loro compito di amministratori locali, dichiarando e motivando la loro posizione all’interno del massimo organo di confronto cittadino”.

“Da parte mia – conclude il Capogruppo IDV Tullio Galassetti – ringrazio di cuore il Sindaco Mauro Alessandri che si è sentito in dovere, come primo cittadino, di avallare positivamente questa proposta di trasparenza, che rientra nel programma elettorale di coalizione su cui i cittadini ci hanno tributato la loro fiducia a governare la città, e annuncio sin da subito che riproporrò questo medesimo testo ad ogni consiglio comunale e provvederò volontariamente a far pubblicare sul sito del Comune di Monterotondo il mio personale stato patrimoniale e la mia dichiarazione dei redditi, sperando così di risvegliare le coscienze sopite di molti attivisti politici”.

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