Agli occhi esperti degli agenti del Reparto Volanti, diretto dal dr. Eugenio Ferraro, non è sfuggita la serratura dello sportello, risultata forzata. All’interno due persone che all’alt intimato dalla Polizia, anziché accostare il veicolo per fermarlo, hanno accelerato la marcia. Sono stati individuati dalla Polizia ieri mattina, mentre percorrevano via Tiburtina a bordo di una Ford Escort. Il conducente, si è diretto verso via di Salone, dove è stato fermato dagli agenti nei pressi del campo nomadi. Alla guida del veicolo c’era un 16enne, mentre sul lato passeggero, C.P. 23enne. Il minore ha ammesso di aver rubato poco prima l’auto in via della stazione Prenestina insieme al complice più grande.
Sul sedile posteriore, nascosti all’interno di un sacco della spazzatura in plastica, numerosi cavi di rame tranciati e raccolti in 29 matasse, per un totale di 150 kg. di peso. C.P. ha cercato di sfuggire al controllo scappando repentinamente dall’auto. Bloccato, ha aggredito un operatore.
Sotto ai sedili della vettura invece, i due avevano nascosto una segna a ferro e un paio di tenaglie utilizzate per tranciare i cavi. Da alcune indagini esperite nell’immediatezza dei fatti dagli agenti, è risultato che i cavi in rame erano stati asportati da un cantiere della Metro C presso via di Tor Sant’Antonio. Entrambi, nomadi romeni, sono stati accompagnati presso gli uffici del Commissariato San Basilio. All’esito degli accertamenti, C.P. in Italia senza fissa dimora, è stato arrestato per Resistenza a Pubblico Ufficiale. Tutti e due sono stati denunciati in concorso per furto aggravato e possesso di arnesi atti allo scasso. Il minore è stato denunciato anche per guida senza patente, e affidato alla madre convocata negli uffici della Polizia.La refurtiva è stata restituita al responsabile del cantiere.
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