Tragica fatalità nella gara internazionale di equitazione. Muore a Montelibretti Sebastian Steiner

In Cronaca & Attualità, Primo Piano da Yari Riccardi Commenti

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Tragedia nella gara internazionale di equitazione che si è tenuta a Montelibretti. Il cavaliere austriaco Sebastian Steiner ha perso la vita in un incidente verificatosi nel corso della gara internazionale di completo in programma a Montelibretti. La versione è quella della Fise (Federazione italiana sport equestri). “Steiner, 23 anni, e' caduto sull'elemento 10 C, un ceppo in discesa, riportando lesioni gravissime. Vano il pronto intervento effettuato sia dal medico rianimatore sia dall'eliambulanza, accorsi immediatamente sul posto”. Il cavallo, Chartago, non ha subito conseguenze. Un incidente tragico e inaspettato, in una gara nota per la sicurezza e l’organizzazione. La Federazione "si stringe in questo terribile momento alla famiglia Steiner e a tutti i cavalieri, quelli della squadra austriaca in particolare". Come è ovvio che sia, la gara internazionale 3 stelle, tra l’altro valida anche come campionato italiano 2010, e' stata sospesa. "Come tecnico, come appassionato, spiega il capo dipartimento del completo Fise, Euro Federico Roman – come uomo, sono indicibilmente colpito da questo terribile momento”. Un incidente che ha vanificato di fatto tutto l’impianto organizzativo e tecnico messo a disposizione dell’equitazione dalla struttura militare di Montelibretti. Lo sport che diventa morte. Accade anche negli sport meno appariscenti, come quelli equestri. Meno appariscenti, ma non per questo meno pericolosi.

“Purtroppo cavallo e cavaliere hanno evidentemente valutato in maniera errata l'ostacolo che tutti i cinque precedenti binomi avevano superato senza problemi", ha concluso Roman. Un fatale errore di valutazione. E lo sport piange un 23enne. Sembra strano, ma non sono solo automobilismo e motociclismo a portarsi via le vite di giovani. Belli, forti, appassionati. Invincibili. Fino, purtroppo, al primo errore, alla prima fatalità. Pace a loro.

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