Stacchini, il blitz dei Carabinieri di Tivoli: 160 cittadini romeni identificati. Pessime le condizioni igienico sanitarie dell’ex polverificio. Quattro i provvedimenti di allontanamento arrivati dal Prefetto di Roma

In Ambiente & Territorio, Cronaca & Attualità, In Evidenza, Primo Piano da Yari Riccardi Commenti

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Tivoli, 16 set – Ancora Stacchini, e ancora controlli delle forze dell’ordine: il risultato sono 160 cittadini romeni identificati. Stamattina nella ormai famigerata zona dell’ex polverificio, una croce che grava sugli abitanti di Tivoli Terme e Villalba di Guidonia. All’alba, i Carabinieri della Compagnia di Tivoli hanno controllato la zona nei pressi di Tivoli Terme – che ricordiamo è di proprietà di una società in liquidazione. L’area, di circa 60 ettari, è stata circondata dai militari: si è così proceduto all’ispezione di ogni baracca presente, alla quale ha poi fatto seguito il controllo e l'identificazione di oltre 160 cittadini romeni, tra cui anche bambini. Operazioni che hanno anche portato ad alcuni provvedimenti di allontanamento dal territorio nazionale – per motivi imperativi di sicurezza – per tre uomini ed una donna, che sono sono stati portati all'ufficio immigrazione: i provvedimenti in questione sono stati tutti emessi dal Prefetto di Roma.

L’operazione dei carabinieri rientra nei controlli per monitorare la baraccopoli tiburtina, che sta subendo l’arrivo di nuovi flussi migratori, visti gli sgomberi di altri campi effettuati a Roma, e il discutibile piano nomadi del Campidoglio. Un monitoraggio che diventa fondamentale, viste le parecchie problematiche del territorio tiburtino, che si ripercuotono – come sempre accade – sulle vite della gente comune, che si trova costretta a subire le decisioni prese dall’alto (basti pensare alle polemiche sullo spostamento del Casilino 900, praticamente dentro Guidonia).

Altri accertamenti sono tuttora in corso per verificare l’esistenza di eventuali provvedimenti restrittivi a carico di alcune delle persone trovate all’interno.

Va ricordato che al blitz ha partecipato anche la polizia municipale del comune di Tivoli: fin troppo evidente infatti il problema dei rifiuti solidi urbani e speciali. Su questi i vigili forniranno le segnalazioni alle autorita competenti. Occorrono bonifiche, o perlomeno, interventi forti. Tuttavia, sono state poche le novità per i militari: la vicinanza tra gli accampamenti di nomadi, le aziende e le aree rurali, e, soprattutto, l’estrema indigenza. Sono praticamente dimenticate, ignorate, tutte le norme igienico sanitarie: niente luce, acqua, servizi igienici. E le persone aumentano. A questo portano gli sgomberi smodati. Sgomberiamo, tanto c’è Stacchini che accoglie. Chi ci rimette lo sappiamo tutti. I cittadini delle periferie – eufemismo definirli di serie C2 – e i nomadi, costretti ad andare via nonostante un buon livello di integrazione raggiunto in alcune zone.

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