Roma, 14 set – Per combattere la prostituzione accanto agli agenti la questura di Roma mette in campo le sue psicologhe: interviste alle lucciole fermate per capire il loro mondo, e combattere il fenomeno. Soprattutto romene, molte ragazze madri, la loro è un'attivita, spesso conosciuta e tollerata dalle famiglie, che al mese consente un guadagno medio da 5000 a 7000 euro, e per questo molte di loro non ci rinunciano. E' questo il quadro emerso dal lavoro svolto in sinergia sul campo dagli uomini delle volanti e dei commissariati e dalle psicologhe Giorgia Minotti e Rita Staccone di via S. Vitale. Prevalentemente provenienti dalla Romania, alcune delle donne fermate sono ragazze madri. In questi casi i bambini nella maggior parte dei casi sono affidati alle famiglie d'origine che vivono in Romania. Tra loro c'è chi resta in Italia poche settimane e chi invece vi si stabilisce. E in relazione alle famiglie emerge un ulteriore spaccato. I parenti delle intervistate in numerosi casi sono infatti a conoscenza dell'attività svolta in Italia dalle donne, ma, anche se non condividendo, la tollerano a fronte dei benefici economici che indirettamente ricavano.omniroma.it
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