Roma, 21 set – Si impossessavano dei codici personali di accesso ai conti correnti postali ''on line'' di ignari clienti, prelevando somme di denaro. I responsabili del ''phishing'', due pregiudicati di 45 anni, sono stati individuati e denunciati dagli agenti del Commissariato Romanina, diretto da Antonio Pignataro, che sono riusciti ad interrompere i continui prelievi. Le indagini sono iniziate a seguito della denuncia di uno dei truffati, titolare di una carta prepagata postepay, che si era accorto di due transazioni effettuate on line per ricaricare altre due postepay, di cui lui non era a conoscenza, e per una somma totale di 750 euro. Gli esperti truffatori informatici, sfruttando messaggi di posta elettronica in cui venivano riprodotte fedelmente le pagine del portale delle Poste italiane www.posteitaliane.it comunicavano ai malcapitati di essere i vincitori di premi fedelta'. Nella circostanza, ai clienti destinatari di queste e-mail veniva precisato che i premi sarebbero stati elargiti direttamente via web dalle Poste Italiane, con l'invito ad accedere ''on line'' al conto corrente, inserendo il codice segreto personale, al fine di poter permettere l'accredito delle somme vinte. All'atto della digitazione, i codici personali venivano ''carpiti'', e successivamente utilizzati per operazioni bancarie a proprio favore su carte di credito. Gli autori della truffa sono stati cosi' individuati e denunciati per i reati di frode informatica e ricettazione. Per tutelarsi da questo tipo di truffe, spiegano gli esperti della Polizia, si deve sempre diffidare da chiunque chieda tramite e-mail di inviare dati personali/riservati e non accedere a siti utilizzando link (indirizzi web) contenuti in mail (anche se apparentemente inviato da una fonte affidabile). Le banche o gli altri enti – ricordano – tendenzialmente non inviano e non richiedono informazioni personali attraverso la posta elettronica. E' utile per prevenire rischi digitare direttamente l'indirizzo del sito che desiderate visitare nella barra degli indirizzi. Spesso accade che i messaggi di testo contengano errori di scrittura, in quanto risultato di traduzioni poco accurate. Conviene quindi leggere attentamente il messaggio, ed ancora qualora dovesse essere recapitata una mail con un link ''sospetto'', e' bene contattare la banca o l'ente interessato per verificare la provenienza del messaggio. Per verificare la autenticita' dei siti e' invece opportuno verificare se l'indirizzo internet di riferimento sia contraddistinto dal simbolo di un lucchetto, che connota la ''sicurezza'' del portale dell'ente interessato, ed aiuta quindi a riconoscere ''i siti di atterrraggio'' utilizzati dai phisher. (asca)
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