Regione, Robilotta (Arall): “Sarà un autunno caldo, dal punto di vista economico, per i comuni del Lazio”

In Cronaca & Attualità da Daniele Bongi Commenti

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“Le difficoltà rischiano di ricadere sulle famiglie e sulle imprese”

 

“Rischiamo di avere un autunno caldo per le gravi difficoltà economiche in cui versano i Comuni del Lazio, a partire da quelli più piccoli”. E’ un quadro a tinte scure quello disegnato da Donato Robilotta, presidente dell’Arall (Associazione regionale delle Autonomie Locali del Lazio), alla ripresa delle attività politico-istituzionali dopo la pausa estiva. Il rappresentante delle autonomie locali laziali non si nasconde e spiega, senza mezzi termini, che la crisi economica non solo è lontana dall’essere terminata, ma avrà ancora ricadute importanti sulla gente. “Le difficolta dei Comuni – spiega il numero uno dell’Arall – rischiano di scaricarsi inevitabilmente sulle famiglie, sulle imprese e sui cittadini, peggiorando lo stato dei servizi essenziali”.

 

Per Robilotta, neanche il Patto di Stabilità Regionalizzato, da poco approvato in via della Pisana, potrà avere benefici immediati, anzi lo stesso progetto andrebbe ancora migliorato e ricalibrato, rispondendo quanto più possibili alle esigenze regionali. “Il Patto di Stabilità Regionalizzato – sottolinea Robilotta – approvato dalla Regione Lazio, e fortemente voluto dalla Presidente Polverini, è senza dubbio una straordinaria opportunità per i Comuni medi e grandi, ma gli effetti positivi non saranno di immediata ricaduta. Tuttavia, andranno approfonditi alcuni aspetti dell’ipotesi di Patto di stabilità regionale che viene proposta, in quanto molto sbilanciata sulla dimensione provinciale, anche con il rischio di alimentare squilibri territoriali. Il sistema istituzionale regionale dovrà comunque, rispetto ai Comuni e agli Enti Locali, iniziare a pensare e a progettare politiche ed interventi integrati, evitando soluzioni estemporanee e settoriali, che spesso finiscono per essere, nella migliore delle ipotesi, costosi palliativi”.

 

Per questo il presidente dell’Arall auspica un intervento dall’alto, a livello nazionale, descrivendo anche quelli che, secondo lui, sono i punti ai quali sarà importante dare priorità. “C’è bisogno – aggiunge Robilotta – di attuare importanti riforme nazionali di interesse del sistema locale e regionale, sulle quali nella passata legislatura abbiamo accumulato non pochi ritardi, e c’è bisogno di mettere mano ad urgenti riforme regionali del nostro sistema istituzionale. Penso al riordino territoriale, alle gestioni associate di funzioni e servizi, alle Unioni di Comuni, alle Comunità Montane e ai Consorzi Intercomunali. Penso anche a Roma Capitale e alla Città Metropolitana, al Federalismo Fiscale, Municipale e Demaniale, ai Servizi Pubblici Locali, ai problemi della Finanza Locale, proprio a partire dal Patto di Stabilità, alla cosiddetta Carta delle Autonomie, alla concertazione e al ruolo del CAL. Per non parlare di una urgente e nuova stagione regionale di trasferimenti di funzioni amministrative”.

 

Temi sui quali l’Arall, come assicura il suo presidente, è pronta a dare il suo contributo. “Si tratta di un’agenda impegnativa, ma ineludibile – conclude Robilotta – rispetto alla quale, le Autonomie Locali del Lazio e le Associazioni che le rappresentano, a partire dall’Arall, faranno la loro parte fino in fondo, non permettendo di essere scavalcate o relegate in un ruolo meramente consultivo. E in questo ci è di conforto la sensibilità e l’attenzione che la presidente Polverini ha su questi temi. Ho dato mandato alla Fondazione regionale per le Autonomie Locali del Lazio, Re.Se.T., ente strumentale dell’Arall e della Regione, di programmare, per le prossime settimane, gli Stati Regionali delle Autonomie Locali del Lazio: un’occasione per ritornare finalmente al confronto e all’elaborazione sui temi delle istituzioni regionali e ad occuparci, quindi, delle comunità territoriali”.

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