Roma, 30 set – Mille metri quadrati nel cuore del palazzo della Regione Lazio: questo lo spazio che la presidente Renata Polverini ha scelto di dedicare ai bambini e dove sorgerà l'asilo nido aziendale. "Bimbi", questo il nome della futura struttura, sarà realizzato attraverso un concorso internazionale dell'ordine degli architetti di Roma e Provincia promosso dalla Regione Lazio. "Appena arrivata in Regione – ha detto Polverini nel corso della conferenza stampa di presentazione del concorso – ero convinta, credendo alle favole, che già ci fosse un asilo nido aziendale, invece ho scoperto che era solo in convenzione. Quello di realizzare un asilo nido è stato uno dei primi impegni che ho assunto da presidente. Siccome i bambini sono il nostro futuro, non ci siamo limitati ad immaginare solo una struttura ma la vogliamo bella, confortevole e nel cuore di questo palazzo, che è una vera e propria comunità. Vogliamo migliorare la vita dei dipendenti di questa Regione – ha continuato – e consentirgli di conciliare i tempi di vita con quelli di lavoro". Soddisfatto dell'iniziativa il presidente dell'ordine degli Architetti di Roma e Provincia Amedeo Schiattarella. "Questo – ha detto Schiattarella – è un segnale di rinnovamento, di attenzione da parte dell'amministrazione non solo alle fasce più sensibili ma anche al tema della qualità. La scelta di un concorso di progettazione la considero di grandissima intelligenza". Il prossimo 31 ottobre sarà pubblicato il bando di concorso ed "entro 6 mesi – ha assicurato Polverini – si concluderà l'iter progettuale". L'asilo, che potrà ospitare fino a 60 bambini (15 lattanti e 45 divezzi), sarà realizzato nella palazzina C della Regione e, come previsto dalla legge, sarà aperto anche ai bambini del quartiere. Oltre ai 1000 metri quadrati interni, è anche previsto uno spazio esterno di circa 250 metri quadrati, dove sarà allestita un'area giochi. Il concorso si concluderà con una graduatoria di merito e con l'attribuzione di tre premi, il primo di 9 mila euro, il secondo di 6 mila ed il terzo di 4 mila euro. (OMNIROMA)
Condividi