"Pur apprezzando le parole del Presidente della Regione, Renata Polverini, sui programmi e i progetti per questo scorcio d´anno, siamo costretti a constatare che le Associazioni delle Autonomie Locali del Lazio, a partire dall´Arall, continuano ad essere sistematicamente ignorate. Restiamo quindi in attesa di essere convocati dalla Governatrice per un primo incontro". E' una richiesta chiara, che non lascia spazio a molte interpretazioni, quella avanzata dalle associazioni delle autonomie locali regionali. In una nota congiunta Donato Robilotta, presidente dell´Arall (Associazione delle Autonomie Locali del Lazio), Fabio Fiorillo, presidente dell´Anci Lazio, Loreto Bevilacqua, Elio Addessi, Gino Roscioli e Pier Paolo Pallassini, vice presidenti dell´Anci Lazio, Bruno Manzi, presidente di Legautonomie, Edoardo Del Vecchio, presidente dell´Upi Lazio e Ivano Pompei, presidente dell´Uncem Lazio, manifestano tutto il loro disappunto nei confronti dell'amministrazione regionale, rea di non attribuire le giuste attenzioni a queste associazioni.
"Nel frattempo – prosegue il comunicato – importanti provvedimenti di stretto interesse degli Enti Locali, ed in particolare dei Comuni, vengono assunti in Giunta o iniziano il proprio iter legislativo presso le competenti Commissioni consiliari, senza alcun confronto o concertazione con le Autonomie Locali e senza neppure uno straccio di informativa". Una situazione che per i rappresentanti delle Autonomie Locali non è più sostenibile. "Ribadiamo ancora una volta – spiega nello specifico il presidente dell'Arall Robilotta – la necessità di ripristinare in tempi brevissimi le normali procedure di confronto e di dialogo tra la Regione Lazio e gli Enti Locali. Non vorremmo arrivare a contrastare i provvedimenti regionali in altre sedi. Se l'Amministrazione regionale trova difficoltà a confrontarsi con le associazioni degli Enti Locali, coinvolga il Consiglio delle Autonomie Locali, previsto dalla Costituzione e dallo Statuto regionale in vigore, su tutti gli atti di interesse dei Comuni delle Province e degli altri Enti".
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