Roma, 17 set – Questa notte i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma hanno liberato una ragazza romena di 21 anni, arrestando i suoi quattro aguzzini, per riduzione in schiavitù e sequestro di persona. La ragazza era venuta in Italia perché il fratello, che vive a Milano, voleva farle conoscere un suo amico. Dopo l'incontro, avvenuto a Roma, tra i due non è sbocciato l'amore così ognuno è tornato per la sua strada. Prima di fare rientro in Romania la ragazza è passata a salutare uno zio che vive a Roma e che si è offerto di ospitarla per qualche giorno. Una volta entrata nell'abitazione dell'uomo per la 21enne romena è iniziato l'incubo. Il parente un 36enne già pregiudicato insieme ad altri tre connazionali (due uomini di 37 anni e una donna di 23) tutti domiciliati presso la stessa abitazione hanno ridotto in schiavitù la malcapitata costringendola, sotto la minaccia di morte e di pesanti ritorsioni fisiche, a prostituirsi. Nel frattempo, il fratello non ricevendo più notizie della sorella ne ha denunciato la scomparsa. Questa notte la fine dell'incubo per la giovane donna romena. Colui che doveva diventare il suo fidanzato, venuto a conoscenza di quanto capitatole, ha dato l'allarme al 112 dei carabinieri, indicando il luogo dove la ragazza era tenuta segregata. E' così scattato il blitz dei carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma nell'appartamento dove sono stati arrestati i quattro aguzzini e liberata la ragazza richiusa in una stanza. Gli arrestati sono stati condotti presso il carcere di Roma Regina Coeli e Rebibbia femminile.
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