Roma, 21 set – Nell'ambito della nuova linea operativa concordata tra la Questura e l'Amministrazione comunale, definita la scorsa settimana, tra sabato e domenica è scattata la 24 ore di controlli no stop nella zona di Trastevere. Gli equipaggi del Primo Gruppo della Polizia Municipale e del Commissariato Trastevere sono stati impegnati durante tutto il fine settimana nella zona di Trastevere. Per 2 sere consecutive e fino a tarda notte gli operatori, anche appiedati e in abiti civili, hanno effettuato una serie di controlli nei vicoli della movida ai bordi del Tevere. Tra gli obiettivi alcune segnalazioni dei cittadini in merito a schiamazzi e disturbo alla quiete pubblica, verifiche amministrative agli esercizi commerciali, anche con il supporto dell'Ispettorato del lavoro, nonché la tutela dei consumatori. L'attività è stata concentrata nelle ore di maggiore presenza di persone, anche per dare un segnale sulla determinazione della nuova linea operativa orientata ad un "lavoro di rete". Sono state identificate complessivamente 180 persone. Otto sono state accompagnate in ufficio e messe a disposizione dell'Ufficio Immigrazione della Questura per valutare la posizione sul territorio nazionale. Per un extracomunitario sorpreso in violazione dell'ordine del Questore è scattato l'arresto. Nel corso delle verifiche effettuate presso 3 laboratori è stata riscontrata la presenza di 15 lavoratori in nero, che operavano senza nessun tipo di tutela e garanzia. I datori di lavoro sono stati segnalati agli organi competenti per la denuncia e la chiusura delle attività. Quasi 80 sono invece le attività controllate, che hanno condotto a 42 sanzioni, di cui 18 relative alla occupazione senza titolo di suolo pubblico. Positivo il riscontro sul "tavolino selvaggio", zero O.s.p. completamente abusive, a riprova della efficacia della politica di monitoraggio e sanzioni svolta negli ultimi mesi. Ancora 11 sanzioni "antischiamazzi" in applicazione dell'ordinanza antirumore. Sei esercizi sono stati sanzionati per aver lasciato le porte dell'esercizio aperte, consentendo che le emissioni sonore servissero come attrattore agli eventuali avventori. Una gestore è stato denunciato per installazione di telecamere interne ed esterne al locale non autorizzata. Nell'ambito dell'operazione trasparenza sono diverse le contravvenzioni elevate per la mancata esposizione dei prezzi o l'assenza di traduzione dei menù esposti. Altri illeciti sono stati costituiti da cucine sporche e contenitori alimentari non correttamente conservati ed altre violazioni al Regolamento d'Igiene.(omniroma.it)
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