L’opposizione fa mancare il numero legale, e il consiglio comunale si ferma ai preliminari. Caos scuolabus: le mamme oggi da Rubeis

In Cronaca & Attualità, Politica, Primo Piano da Yari Riccardi Commenti

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Consiglio comunale sempre divertente quello che si è svolto giovedì 9 settembre a Guidonia. L’assemblea si è fermata ai preliminari – attenzione, non pensate male – e poi si è ben deciso di finirla, grazie alla richiesta del numero legale presentata dall’opposizione, che di fatto è uscita dall’aula. Ma andiamo con ordine. Già all’entrata fuochi d’artificio con il match Rubeis versus genitori di Marco Simone e Setteville Nord, che protestavano per il nuovo piano di trasporto scolastico predisposto dall’amministrazione comunale (nuovo piano per gli scuolabus). Un combattimento senza esclusione di colpi, con i genitori che non risparmiavano commenti al vetriolo al sindaco, e Rubeis che rispondeva con un eloquente “Potevate venire prima da me, invece di andare da Lippiello”. I genitori in questione, a quanto pare, venivano da una riunione nella sede dell’associazione Agire Democratico, presieduta dall’ex sindaco di Guidonia. Così, tra le proteste dei genitori e le urla che sono continuate anche durante gli inizi dell’assise (minuto di raccoglimento per il poliziotto Massimo Calabrese e per Emiliano Astore, concittadino assassinato in Venezuela), si è partiti con i preliminari. Un ordine del giorno particolarmente lungo e complesso che non è neanche stato iniziato: la discussione si è subito indirizzata verso il tema caldo del giorno, quello degli scuolabus. Filippo Lippiello apriva la discussione facendo riferimento alle famiglie, che con la diminuzione delle corse e delle fermate, si troveranno certamente in difficoltà per l’organizzazione, “con tutta probabilità, molti bimbi piccoli saranno costretti ad alzarsi all’alba per andare a scuola” e chiedendo un miglioramento del progetto. Rubeis ha sottolineato come la spesa per il trasporto scolastico – un progetto definito un esperimento (a due giorni dall’inizio della scuola?) – “sia di circa 6 milioni di euro ogni 4 anni: cifre assurde per il nostro bilancio. Non ci saranno più autobus con 3 bambini a bordo, e nessuno verrà preso sotto casa. La distanza massima della fermata sarà di circa 400 metri”. La discussione ha avuto come risultato la presa d’atto della situazione da parte dell’amministrazione, e una convocazione di una commissione per lunedì, quando partirà il servizio. Nell’attesa, oggi le mamme sono state ricevute in comune da Rubeis, per tentare di venire a capo di una situazione che ogni anno si ripropone a Guidonia, tra scuolabus, classi mancanti, liste d’attesa enormi. Ed arriviamo al pezzo forte. Di Silvio si vede “rubare” la prenotazione dell’intervento da Venturiello, e si siede tra il pubblico. Venturiello fa il suo intervento, Di Silvio rientra, aspetta che finisca di parlare Guglielmo, e la minoranza chiede il numero legale. All’appello, l’opposizione non risponde: nella maggioranza, assenti Bianco, Benetti, Fabri, Nardecchia e Tuzi. Numero legale assente, seduta sciolta. Un lato positivo, molta gente ad ascoltare il consiglio: alcuni molti pittoreschi, come il signore che, alle nostre spalle – dopo l’intervento di Sassano che accusava Di Silvio di aver preso una “velina” dal pubblico, nello specifico da questo signore – ha esclamato: “Ma che vuole quello? Se non la smette lo aspetto all’uscita e gli spacco la faccia”. L’abbiamo reso in italiano, per rendere l’idea. E dei molteplici punti all’ordine del giorno, se ne riparlerà. Tra gli altri, era presente la discussione sulla localizzazione degli autodemolitori di Roma nei pressi del territorio di Guidonia. Tanto per non farci mancare nulla. Comunque sia, uno spettacolo quasi da pagare il biglietto. Vista la condizione economica del comune, potrebbe essere una idea da non sottovalutare.

 

 

 

 

 

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