Sono stati i fotogrammi delle telecamere posizionate sull’A24 a incastrare il pirata della strada che lo scorso 7 settembre ha travolto e ucciso Antonella Savi. Nel tardo pomeriggio di ieri, la Polizia Stradale del Compartimento di Roma ha individuato e denunciato il responsabile dell’incidente che ha portato alla morte della 49enne di Tivoli, investita mentre prestava soccorso ad alcuni automobilisti coinvolti in un tamponamento all’altezza del chilometro 10,500 dell’autostrada che collega Roma con l’Aquila. La donna, residente in località Arci, dopo essere scesa dalla sua Nissan Micra era stata sbalzata al centro della carreggiata da una Lancia Y, sopraggiunta ad alta velocità, e travolta, subito dopo, da un’auto pirata che non si era fermata per prestare soccorso.
Dopo 6 giorni di accertamenti tecnici, partiti dalle tracce lasciate sull’asfalto dal pirata e arrivati ai fotogrammi delle telecamere è arrivata la svolta: un lungo lavoro di studio, analisi e raccordo degli elementi acquisiti ed una certosina ricostruzione delle testimonianze hanno consentito di rintracciare il pirata. Gli agenti della Polizia Stradale si sono presentati alla porta del responsabile. L’uomo, un 63enne di Subiaco, all’inizio si è dichiarato estraneo, ma messo di fronte all’evidenza delle tracce presenti sul suo veicolo – una Opel Meriva nera – è stato costretto ad assumersi le sue responsabilità. Il pensionato è stato denunciato, su decisione del magistrato della Procura di Roma che si occupa del caso, per omicidio colposo e omissione di soccorso. L’auto con i segni dell’incidente è stata sequestrata.
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