Roma, 30 set – Le sue capacità di tartufaio sono indiscusse: i boschi della Ciociaria, per lui, non hanno segreti. Lo dicono le cifre: in un anno, è riuscito a guadagnare 1.820.000 euro grazie ai prelibati tuberi, difficili da scovare e tanto amati dai cultori della buona cucina. Il tartufaio di Piedimonte San Germano è stato molto meno bravo ad amministrare la propria azienda: le fatture che attestano tali ingenti guadagni, infatti, si sono volatilizzate. I militari delle Fiamme Gialle della compagnia di Cassino, comandati dal capitano Vincenzo Ciccarelli, sono però riusciti a trovarle durante una perquisizione a Broccostella presso un'altra azienda che aveva avuto rapporti commerciali con il tartufaio. Visto che questi, non avendo più le fatture, era impossibilitato a compilare le dichiarazioni dei redditi, i finanzieri lo hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Cassino per evasione fiscale e occultamento di documentazione contabile. Ora il tartufaio dovrà pagare al fisco le imposte evase, le sanzioni, gli interessi e potrebbe subire un processo penale in cui rischia condanne da tre a cinque anni per aver omesso di presentare la dichiarazione dei redditi e da sei mesi a cinque anni per aver occultato o distrutto le scritture contabili di cui era tenuto alla conservazione.
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