Auditorium, torna “Buenos Aires Tango” tra milonghe e lezioni di ballo

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Roma, 07 set – "Duelli" di bandoneisti, serate di Milongas a cielo aperto nella cavea, lezioni di ballo per tutti, tangherie sul modello di famosi locali argentini, mostre, archivio digitale e conferenze. Non solo musica, ma tango come fenomeno culturale declinato in tutte le sue suggestioni, senza troppa nostalgia ma all'insegna delle nuove tendenze della scena di Buenos Aires, perche' come dice il bandoneista Daniel Binelli "il tango evolve". Accade nella terza edizione di "Buenos Aires Tango", festival biennale interamente dedicato alla bellezza e al virtuosismo del tango, dichiarato patrimonio dell'Unesco in scena all'Auditorium dall'8 al 19 settembre, presentato oggi in Campidoglio dall'assessore capitolino alla Cultura Umberto Croppi, dal presidente e dall'amministratore delegato di Musica per Roma Gianni Borgna e Carlo Fuortes, e dal curatore artistico della manifestazione Carlos Villalba. "E' un festival reduce da due edizioni di successo capace di intuire le esigenze di un pubblico vasto e differenziato – commenta Croppi – La formula infatti consente una partecipazione amplissima, sia portando grandi star, sia consentendo agli appassionati di partecipare attivamente, seguendo lezioni di tango. Il tutto ospitato nel bicentenario dell'indipendenza dell'Argentina, a sottolineare l'amicizia tra le due capitali". Dodici giorni per 25 spettacoli, conferenze, mostre, lezioni di ballo, Club di tanfo, serate di milongas gratuite nella cavea. "La caratteristica e' di portare a Roma i più grandi artisti di questa tradizione – avverte Borgna – oltre a offrire tante iniziative collaterali". Aggiunge Fuortes: "E' un festival pensato per Roma e interamente coprodotto con Buenos Aires. E se ogni sera la cavea si trasforma in una piazza di Buenos Aires con la performance di coppie di tangheri, da non perdere e' la mostra di Paola Lo Sciuto, un'Installazione performance per sole donne dal titolo El segundo paso, giocata tra nostalgia e sensualita'". Ci tiene a sottolineare Carlos Villalba: "Il festival propone un programma ambizioso, dove spiccano Julio Pane e Daniel Binelli i due migliori musicisti di tango argentino. E per vederli tutti insieme, la maratona di chiusura del 19, dalle 18 a mezzanotte". Novita' dell'edizione e' il debutto del progetto dell'Archivio digitale audiovideo, nello Spazio Ascolto, che vuole raccogliere 141 mila opere di tango da conservare (partendo dalla registrazione dai dischi dei collezionisti). Come annuncia Fuortes, il Festival costera' tra i 350 e i 400mila euro (con 80 mila per la comunicazione).omniroma.it

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