“Non possiamo più tacere”. E’ forte ed accorato il commento della segreteria provinciale NURSIND di Roma in merito ai fatti avvenuti il 6 agosto all’SPDC dell’ospedale di Tivoli.
“La colpa dei colleghi? È stata solamente quella di fare il proprio lavoro giornalmente con dedizione e professionalità agendo in prima fila e senza protezioni di sorta nell’espletamento del loro delicato servizio. È oramai narrazione quotidiana, quello che il più delle volte viene visto come un piccolo caso di cronaca da pubblicare in qualche pagina locale, è invece l’ultimo caso di una serie oramai sempre più incontrollabile di episodi di violenza sia verbale e sia fisica che coinvolge il personale infermieristico”, scrive il sindacato in una nota.
Da parte di NURSIND la richiesta è una soltanto. “Da tempo abbiamo chiesto e continueremo a farlo il ripristino dei posti di Polizia h24 nelle strutture ospedaliere e in seconda battuta un’efficace ed efficiente gestione delle risorse umane presenti all’interno delle strutture sanitarie in modo da affrontare seriamente il grave problema delle aggressioni da parte dei pazienti stessi e/o familiari sul posto di lavoro”.
Dal sindacato arriva la solidarietà ai colleghi tiburtini coinvolti nella vicenda.
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