Guidonia / Caos Cave, il Polo Civico: “I conti non tornano, o il Sindaco mente o il Dirigente sconfessa l’operato dell’Amministrazione”

In Roma Est da Yari Riccardi Commenti

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“Situazione gravissima e specchio di una amministrazione che sta facendo morire la città”. Parla di conti che non tornano il Polo Civico di Guidonia in merito alla situazione e al caos vissuto intorno al settore estrattivo del territorio.

“Un mese fa Sindaco ed Amministrazione hanno fatto proclami trionfalistici dopo l’incontro in regione dicendo che erano stati fatti passi avanti verso la risoluzione del problema e che si sarebbero aggiornati a settembre. Ora, all’improvviso e sotto ferragosto, arrivano le ordinanze di chiusura. La tempistica é decisamente significativa: si é veloci e concreti su alcune questioni, in ritardo ed inefficienti su altro come ad esempio buche, potature, manutenzione giardini, proroghe ai servizi sociali. Inoltre il Sindaco riesce persino a smentire sè stesso”.

Sono i tre consiglieri comunali Valeri, De Santis e Proietti ad entrare nel merito della questione. “I fatti sono due: o il Sindaco ha mentito a tutti un mese fa, ed il suo progetto è sempre stato quello di chiudere le cave infischiandosene dei posti di lavoro persi e delle famiglie gettate nella disperazione, oppure il dirigente ha agito da solo sconfessando tutto ciò che ha detto l’amministrazione ed in tal caso sarebbe evidente che l’Amministrazione non controlla nessun procedimento politico di indirizzo ed è assolutamente incapace di incidere. Di questo gliene chiederemo conto nel primo consiglio comunale utile. E’ chiaro a tutti che le dichiarazioni rilasciate dal Sindaco non fanno altro che dimostrare l’enorme confusione che regna nel palazzo comunale e sfiorano il ridicolo”.

Il tutto sta accadendo in una città ferma e “dal destino che sembra già delineato. L’edilizia è ferma, i piani urbanistici sono bloccati, il commercio è in grave sofferenza e come se non bastasse anche l’ultimo settore che ancora garantisce un livello decente di occupazione, tra diretto e indotto circa 2.000 famiglie, è stato messo in ginocchio da un’amministrazione miope e incapace e sospettiamo in mala fede. Per la nostra città si prospettano tempi duri.  Sembra di imboccare lo stesso viale del tramonto che ha imboccato Detroit, abbandono della città, degrado delle periferie che diventano realtà autonome ed incontrollabili, malessere sociale”.

Una analisi durissima che diventa scintilla per un ultimo e forte attacco politico all’attuale amministrazione pentastellata. Per i civici la luna di miele tra M5S e Guidonia è finita. “I proclami non bastano più e non servono come non serve scaricare la colpa sugli altri. I cittadini sanno fare le loro deduzioni in perfetta autonomia. I cittadini sanno bene che quello che serve alla nostra Città è un’amministrazione che sappia prendere decisioni forti, che sappia dare un indirizzo politico certo, che sappia governare gli eventi e non farsi governare da essi e tutto ciò nella direzione di una rinascita economica della nostra Guidonia Montecelio, perché senza una rinascita economica, senza decisioni forti che salvaguardino i posti di lavoro, senza atti che diano un futuro alle nostre famiglie non ci può essere nessuna altra rinascita”.

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