Guidonia / Caos Cave, il consigliere regionale Laura Cartaginese: “Un disastro occupazionale: porterò il caso in Consiglio Regionale”

In Roma Est da Yari Riccardi Commenti

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Il rischio concreto di una catastrofe. “Eppure la Regione Lazio si era impegnata congiuntamente all’amministrazione comunale di Guidonia Montecelio per scongiurare la chiusura delle cave e la crisi occupazionale, che coinvolge oltre duemila famiglie – afferma il consigliere regionale del Lazio, Laura Cartaginese – bastava attendere il termine del periodo estivo e arrivare a settembre”.

Non smette di far discutere la revoca delle autorizzazioni arrivata dal Comune di Guidonia per una azienda del comparto estrattivo del territorio. Non tutte, come era sembrato nelle prime ore. Al momento infatti è soltanto una quella coinvolta.

“La situazione è di una gravità senza precedenti – ribadisce Cartaginese – Non solo, infatti, è stato disatteso un accordo di programma per il lungo periodo, ove erano state garantite le imprese a rischio chiusura grazie a impegni congiunti assunti in Regione, ma in nome di un ripristino e riqualificazione ambientale che non può attendere modesti tempi burocratici, si mandano a casa 2mila lavoratori, mettendo in ginocchio anche le loro famiglie. Lo stesso sindaco di Guidonia, Barbet, aveva garantito, non più di qualche settimana fa, un percorso per continuare l’attività estrattiva in modo da preservare l’occupazione”, prosegue il consigliere regionale.

Occasione che la Cartaginese non si fa sfuggire per un forte attacco politico. “Una follia consumata proprio a ridosso di ferragosto, quando si è soliti venire distratti dal caldo e dalle ferie, per dar vita a delibere e provvedimenti impopolari. Se questa è l’attenzione “onesta” che i pentastellati riservano ai cittadini di Guidonia Montecelio, credo che si possa fare volentieri a meno della loro presenza in amministrazione. Sono certa che, oltre alle aziende e ai lavoratori, molti altri guidoniani condannano l’operato dei cinque stelle. Personalmente mi impegnerò a portare il caso in consiglio regionale per tutelare il diritto al lavoro delle migliaia di persone impiegate nel settore estrattivo, a garanzia di un indotto economico, quello di Guidonia, che rischia il collasso in tempi brevi”.

 

 

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