Animali abbandonati / La storia di Massimiliano, di “Artù” e del concerto di Artù

In In Evidenza da Alessandra Paparelli Commenti

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Continua la nostra campagna contro l’abbandono degli animali e dei cani in particolare, durante il periodo estivo. Pratica comune ormai, odiosissima, disumana e incivile. Ogni anno in Italia (in estate, in particolare) sono più di 65.000  gli animali abbandonati in concomitanza con le partenze per le vacanze. Abbandonare il proprio cane, lo ricordiamo ancora (e non basta mai) oltre che un atto crudele è anche vietato per legge.  Quella che vi raccontiamo oggi è una storia di abbandono ma di generosità, adozione e amore immediati, una storia esemplare, una coincidenza tra musica e animali, un gesto di esempio importante che servirà a tutti noi e a chi non sa quanto amore incondizionato possa offrire un cane. Con un cane, non si è più soli.

La storia che vi raccontiamo riguarda un cane abbandonato, un cittadino dei nostri territori, Massimiliano Reddavide ma riguarda anche un concerto, quello di Artù, tra le bellissime parole, testi e note di domenica 29 luglio scorso presso il Parco Villa Clementi, Cave; l’artista romano, come noto, ha completato il brano registrato dal grande Rino Gaetano molti anni fa “Ti voglio“, canzone scritta e cantata proprio dal cantautore scomparso, rimasta incompleta e portata al successo attuale da Artù. Massimiliano, terminato il concerto, esce. Insieme agli amici, in auto, non prende la solita strada di ritorno per una serie di lavori stradali e percorre invece Via di Gennazzano: è qui che avviene l’incontro. Un cane spaventato è al buio, da solo, nella via e come vede la macchina che stenta a vedere lui, aperti gli sportelli, sale.  Qualche carezza, l’incertezza nel capire come mai l’animale sia solo a quell’ora, in quella strada (forse perso, forse in passeggiata solitaria) e la macchina riparte.  Il bellissimo meticcio, un incrocio tra un setter e un dalmata, inizia a correre dietro l’auto rischiando ad ogni momento di finire sotto alle ruote delle ulteriori e possibili automobili.

“Io credo che le sole cose sicure in questo mondo siano le coincidenze” Leonardo Sciascia 

Impossibile non riconoscere le caratteristiche di un cane abbandonato: il suo sguardo rappresenta la tristezza di un rapporto di fiducia e amore traditi da un uomo a cui aveva donato tutto, un animale spaventato che rischia la sua vita per correre disperato e trafelato dietro alla macchina di Massimiliano e dei suoi amici che senza pensarci due volte, fermano l’auto e lo fanno salire a bordo, tra la gioia dell’animale e le carezze generali. E’ fatta: il colpo di fulmine è reciproco e tra Massimiliano e “Artù”, questo è il nome del cucciolone di 12 mesi circa, è amore a prima vista, immediato, forte, reciproco.

Vogliamo farlo sapere all’artista Artù, tramite inconsapevole di una serata magica, quale meravigliosa “coincidenza” sia stata per Massimiliano quella di imbattersi, dopo un suo live, in un dolcissimo cucciolo che in una calda domenica di fine luglio e per tutta la vita insieme al suo salvatore, porterà proprio il suo nome. All’essere che ha lo ha abbandonato sul ciglio di una strada, invece, non diremo niente se non che risponda alla sua coscienza, se mai ne avesse una.

Questa è una storia a lieto fine, altre non hanno lo stesso lieto finale. Il gesto generoso e bellissimo di Massimiliano deve servire di esempio per tutti; una storia simbolica per gli esseri umani che spesso difettano di “umanità”. Purtroppo, lo abbiamo ribadito spesso, la pratica barbara e ignobile di abbandonare i cani non accenna a fermarsi e  questo nonostante sia un reato punibile fino ad un anno di reclusione. L’abbandono di un animale è punito infatti dal codice penale: nell’articolo 727 si stabilisce che “chiunque abbandoni animali domestici è punito con la reclusione fino ad un anno o con la multa che va da mille a 10mila euro“.

Buona estate e NO all’abbandono degli animali.

 

 

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