Ha iniziato come preparatore dei portieri. Cisco, Tor Tre Teste, Romulea, Pisoniano, Almas, Monterotondo, Tor Sapienza, San Lorenzo le tappe della carriera di Gianluca Angelucci, Ds del Villalba Ocres Moca 1952. Una carriera tutta sul campo prima di arrivare alla scrivania.
“Sono 16 anni che faccio parte dei Mila Junior Camp e Team Italia Soccer Camp, nelle vesti di responsabile per il Lazio, partecipando ai Camp in giro per il mondo; siamo stati in 96 paesi, una esperienza bella e istruttiva”.
Una carriera arrivata al “cambio di passo”. “Mi è stata prospettata dal Villalba Ocres Moca 1952 questa opportunità, di rivestire un ruolo da Direttore Sportivo. Per questo ringrazio i presidenti Scrocca e D’Autilia per l’opportunità e per aver creduto nelle mie potenzialità: non ci ho pensato molto, confesso. Mi sono buttato di istinto; ho sempre pensato che il DS è un ruolo che mi affascina e mi permette di sfruttare appieno le conoscenze acquisite in questi anni con personaggi di primo piano del mondo del calcio che conta. Fermo restando che mantengo l’umiltà di chi deve ancora imparare e cercare di fare bene a seguito della responsabilità che gli è stata affidata”.
Una missione che Angelucci svolge ad oggi coadiuvato da Fabrizio Scrocca (Resp. Scuola calcio Villalba) “che mi sta dando una mano per cercare di allestire al meglio una rosa competitiva, sopratutto gli under in età di Lega”.
Uno sguardo al recente passato della prima squadra, quella che godrà dell’esperienza di Angelucci. “Lo scorso anno secondo me è mancata veramente la fortuna – confessa il DS – nel momento cruciale della stagione il Villalba ha espresso il gioco migliore con prestazioni di livello. Purtroppo qualche punto perso nel girone di andata e’ stato alla fine decisivo. Quest’anno penso che sarà un po’ più difficile, trapela che nel nostro girone ci saranno formazioni agguerrite e attrezzate. Bissare il risultato della scorsa stagione sarebbe una cosa grandiosa, fare meglio sarebbe un risultato addirittura eccezionale; magari evitando di commettere errori che, con l’esperienza, adesso sappiamo che possono essere azzerati. Ma ripeto, non sarà facile, venendo da una stagione così positiva come quella dell’anno scorso”.
Il Villaba si presenta al prossimo campionato rivoluzionato, o quasi. “Dalla rosa sono andati via giocatori importanti che hanno fatto la storia del Villalba, e rimaniamo molto legati a loro, perché hanno sempre giocato dando tutto per la nostra maglia. Purtroppo ci sono state delle scelte o anche dei cambiamenti imposti da un gruppo che deve tenere conto necessariamente anche dell’età di Lega; ma noi auguriamo a questi ragazzi le migliori fortune. Così come quelli appena arrivati dovranno adesso dimostrare sul campo che sono adatti al nostro progetto, sperando che riescano a non far rimpiangere quelli che sono partiti; peraltro rinforzando una nostra diretta concorrente come il Sant’Angelo Romano, allenata da Lucani, un grande mister di carisma e spessore umano”.
Un ruolo, quello di DS, che prevede un rapporto diretto con gli allenatori della Prima Squadra e della Juniores. “Daniele De Filippo lo scorso anno ha fatto una grandissima stagione, ci lavoro in piena sintonia e penso che possa essere un valore aggiunto per la squadra. Gabriele Di Donato, invece, e’ un amico con cui ho avuto la fortuna di giocare quando aveva appena 16 anni e io ero capitano a Tivoli. Per me ritrovarlo allenatore è una bellissima sorpresa”.
Infine un messaggio alla tifoseria. “Seguiteci fuori e dentro le mura. Da ex ricordo con entusiasmo e nostalgia il periodo vissuto da giocatore con i colori del Villalba, con mister Di Nitto in panchina: una annata straordinaria, con la passione di tantissimi ultras sugli spalti e una difesa imperforabile, con soli 15 gol subiti in un intero campionato di Eccellenza. Proviamo insieme a rincorrere un sogno”.
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