Beni sequestrati per oltre 900 mila euro. Unità immobiliari tra residenziali e terreni, macchine, quote societarie e conti correnti. Sono stati i Finanzieri del I Gruppo del Comando Provinciale di Roma a dare esecuzione al decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip del Tribunale di Tivoli su richiesta della Procura della Repubblica di Tivoli.
Il quadro è quello ormai noto dell’Operazione Ragnatela – “Un’organizzazione criminale si è insediata all’interno del Comune di Guidonia Montecelio e, profittando della copertura offerta da ruoli amministrativi e politici di rilievo, ha depredato le risorse pubbliche e la fiducia dei cittadini, in un clima di connivenza e di omertà che ha offerto protezione ed impunità per anni ai partecipi del gruppo” – per un provvedimento che arriva nei confronti dei destinatari dell’ordinanza dell’ordinanza applicativa di custodia cautelare (in carcere e arresti domiciliari) eseguita il 20 aprile 2017.
I reati contestati sono associazione per delinquere finalizzata alla commissione di delitti contro la pubblica amministrazione ai danni del Comune di Gudonia, peculato, corruzione e falso ai danni del medesimo Comune.
“Le indagini, svolte con estrema professionalità dalla Guardia di Finanza, hanno consentito di verificare le disponibilità patrimoniali degli indagati – spiega in una nota Francesco Menditto, Procuratore della Repubblica di Tivoli – e di ricondurle al prezzo o profitto dei reati loro ascritti, al fine di individuarle e sequestrarle in quanto giudicate, per valore equivalenti al profitto del reato”.
Il processo avrà inizio il prossimo 18 ottobre: negli scorsi giorni il Gip Cisterna ha accolto la richiesta di giudizio immediato presentata dai magistrati della Procura della Repubblica di Tivoli.
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