Sacchi neri, materassi, porte e divani. Un’intera estate alle prese con lo scarico abusivo di rifiuti che grava sull’intera città per il Nucleo Tutela Ambientale di Guidonia, tra interventi di emergenza, sopralluoghi e segnalazioni. I volontari hanno cominciato la loro opera nei pressi della strada per Sant’Angelo Romano, in una zona nota perché molto frequentata dagli amanti dell’aeromodellismo: proprio qui sono stati segnalati e rinvenuti 8 sacchi neri pieni di rifiuti, abbandonati probabilmente nella notte tra il 19 e il 20 agosto: avanzi di picnic, mobilio di vario genere (sedie e stendi panni) e plastica. Dal Nucleo fanno sapere che, dopo attento esame, non c’è modo di rinvenire tracciabilità dei rifiuti trovati. Non molto lontana da lì in linea d’aria è invece via dei Pini, territorio di Guidonia, poco sotto Montecelio. Nell’area insiste una vera e propria discarica a cielo aperto: metalli, calcinacci, sacchi contenenti più di una tipologia di rifiuto, divani, porte, mobili di vario genere, vetri e molto altro. Situazione, tra l’altro, che spesso il Nucleo Tutela Ambientale si è trovata ad affrontare: una zona che si presta particolarmente allo scarico abusivo. L’intervento dei volontari c’è stato il 20 agosto, dopo la segnalazione fatta da un cittadino il giorno prima. Sono questi le ultime azioni in ordine di tempo di un corpo che molto si adopera ogni giorno per l’ambiente della città di Guidonia, con attenzione e professionalità: ogni giorno è possibile trovare qualcuno nelle stanze di via Roma, dove il Nucleo risiede e lavora. L’ultimo fatto è il rinvenimento di un cane morto, nella zona di Setteville Nord: l’allerta è arrivata dai residenti della zona, colpiti dall’odore nauseabondo che il cadavere dell’animale emanava, complice anche il grande caldo. Dispositivi di protezione – mascherina, guanti e tutto il resto – e pronto l’intervento dei volontari del Nucleo. Nessun chip sul corpo del cane, e nessun collare di riconoscimento: nessuna notizia quindi sull’identità di un eventuale padrone.
Articoli correlati:
Condividi