Tivoli. Il consigliere Tirrò sullo stato delle periferie: “Si susseguono le amministrazioni ed i problemi rimangono sempre gli stessi”

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Argomento trito e ritrito quello dello sviluppo e della salvaguardia delle periferie del Comune di Tivoli. Forse molte volte abusato. Comunque sempre di centrale importanza nelle campagna elettorali e durante l'attività di governo. La situazione è critica. Anche l'ultima manovra economica non ci lascia tranquilli: i tagli appesantiscono e di fatto ingessano l'azione di noi amministratori locali. Ma lo sviluppo delle zone periferiche deve essere affrontato e risolto. Attualmente Tivoli sta soffrendo molto su questo versante e oltre le difficoltà strumentali, alle quali facevo cenno prima, si aggiungono difficoltà di tipo politico. Tivoli Terme, Villa Adriana, Campolimpido, Collenocello per non parlare della zona di Favale e degli Arci stanno implodendo sommerse dai loro problemi che puntualmente non vengono presi di petto. Quartieri ormai popolosi, dove prolifera la rete urbanistica della nostra città, sono privi di servizi essenziali (illuminazione, trasporto pubblico, pulizia ordinaria delle strade). Vedi la zona di Campolimpido e Collenocello dove molte famiglie tiburtine hanno deciso di andare a vivere in prospettiva del fatto che quelle sono le uniche zone in via di sviluppo e che stanno diventando ormai l'unica via d'espansione della città di Tivoli. Famiglie che investono i propri risparmi nell'acquisto di immobili di ultima generazione ma che non vedono correre sulla stessa lunghezza d'onda lo sviluppo infrastrutturale dagli stessi quartieri. Poi ci sono i quartieri storici martoriati da anni dal problema dell'abbandono come Tivoli Terme e parte di Villa Adriana. Queste ultime zone dovrebbero essere d'esempio per gli altri quartieri in quanto ad infrastrutture, pulizia e sicurezza: dovrebbero essere d'esempio poichè zone relativamente nuove dovrebbero mostrare ai quartieri in via di sviluppo come trovare il giusto equilibrio tra crescita urbanistica, ergo popolosità, e crescita delle infrastrutture e dei servizi essenziali. Ma a Tivoli questo non succede. Si susseguono le amministrazioni ed i problemi rimangono sempre gli stessi. Non è dato, per noi amministratori, sapere quale sia il momento migliore per governare. L'unica certezza e che le elezioni una volta vinte e archiviate richiedono il passaggio complesso dell'azione di governo! Non possiamo aggrapparci alla crisi mondiale. I problemi vanno risolti con o senza soldi o quantomeno vanno affrontati. Anche la zona di "Tivoli Centro" sta cominciando a mostrare le carenze della politica. Le strade non sono sempre pulite e quando si rompe un lampione o si sgretola una banchina pedonale ci vogliono mesi prima che venga ripristinata. La nota di demerito va sicuramente a chi gestisce l'azienda che si occupa di pulizia e rifiuti: parlo dell'ASA SpA. Forse qualche record negativo ce lo ha fatto raggiungere: mai si erano visti tratti di città così sporchi e privi di cura. Non sono nuovo a questo tipo di solleciti talvolta crudi e diretti! Ma Tivoli merita ben altro che la superficialità e l'indifferenza. Esorto l'amministrazione e mie colleghi di maggioranza e opposizione affinchè si facciano tutti gli sforzi possibili per rendere la città vivibile e soprattutto dignitosa per i nostri concittadini. Se non ci riusciamo? Beh allora andiamo a casa e diamo ad  altri la possibilità di provarci.

Il consigliere comunale di Tivoli Ettore Tirrò

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