“Sono anni che la politica economica si fa in emergenza e con la scelta facile, ma discutibile, dei tagli lineari – dichiara Ezio Fiorenzi, coordinatore UDC di Tivoli dopo l’annuncio della nuova manovra –. In questo modo si colpiscono i più deboli e quelli che hanno meno voce, cioè le fasce più povere nella società e gli enti locali nelle istituzioni.” “Dai primi dati diffusi da Palazzo Chigi – commenta l’Assessore Udc al Bilancio del Comune di Tivoli, Marino Capobianchi – emerge una manovra insostenibile per il Comune tiburtino, come per altri enti locali”. Già con il decreto 78 del 2010, il Comune di Tivoli ha subito un taglio di 1,2 milioni di euro nel 2011 e di 2 milioni di euro nel 2012. A questi vanno ad assommarsi gli ulteriori tagli ai Comuni stabiliti dal nuovo decreto che ammontano a 1,7 miliardi nel 2012 e l’inasprimento del patto di stabilità che era già stato deciso a luglio.Il Comune di Tivoli ha ereditato, da un passato poco virtuoso, un obiettivo di patto di stabilità elevatissimo, un ammontare enorme di residui di bilancio, una situazione di cassa disastrosa e schemi di bilancio degli anni passati con alte poste di entrate non ripetitive. “Come per il 2010 e il 2011 siamo pronti ad affrontare e superare le difficoltà proprie del bilancio comunale lasciate dalle vecchie amministrazioni – sottolinea Capobianchi. – Ma questi continui tagli indiscriminati rendono difficili la formazione stessa del bilancio 2012”. “In questo modo – conclude Fiorenzi – il bilancio rischia di diventare sempre di più un problema invece di essere uno strumento a disposizione della comunità per realizzare una proposta politica di sviluppo del territorio”.
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