I carabinieri del Nucleo Investigativo di via in Selci e quelli della compagnia di Montesacro hanno chiuso il cerchio in relazione all'omicidio di Stefano Suriano, ucciso con numerosi fendenti al torace alla vigilia di ferragosto lungo via Tiburtina, per il quale sono stati gia' arrestate tre persone. Venerdi' scorso infatti i militari, a seguito delle prolungate ricerche che avevano gia' consentito di rinvenire, grazie ai subacquei, nel fiume Aniene la presunta arma del delitto, in un terreno agricolo in localita' Albuccione, nei pressi di Guidonia Montecelio, hanno ritrovato l'autovettura Fiat Tipo utilizzata dagli autori del delitto per garantirsi la fuga.
L'autovettura, di proprieta' del padre dei fratelli Aratari, e' stata sequestrata e verra' sottoposta ad accertamenti tecnici per verificare la presenza, all'interno, di impronte digitali ovvero di tracce biologiche utili alle indagini. Parallelamente i militari hanno identificato, perquisito e denunciato in stato di liberta' un 45enne, di Guidonia Montecelio, pregiudicato per reati vari, ritenuto la persona che ha offerto ospitalita' ad Antonio Aratari subito dopo il delitto al fine di sottrarsi alla cattura.
Nella sua abitazione, i militari hanno rinvenuto e sequestrato alcune garze ancora intrise di sangue con le quali Antonio Aratari si sarebbe medicato le ferite riportate nel corso delle concitate fasi del delitto.
I carabinieri del Nucleo Investigativo ed i colleghi di Montesacro, coordinati da Marco Mansi, ritengono pertanto di aver ormai fatto piena luce sull'intera vicenda.
Gli accertamenti continueranno ancora per verificare il grado di premeditazione e se nell'omicidio siano coinvolte, anche in maniera indiretta, altre persone.
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