Una fiaba nera con la quale Tim Burton torna a stupire e a far sognare il vasto pubblico che lo segue appassionato ormai da anni. Benjamin Barker è un uomo distrutto dal dolore dopo che la sua vita serena accanto alla moglie e alla figlia gli è stata portata via dallo spregevole giudice Turpin. Il film inizia, dopo una sigla d’apertura che lascia a bocca aperta, con il ritorno di Barker in una Londra ottocentesca cupa e malata che si rivelerà impeccabile palcoscenico per la terribile vendetta dell’uomo che si fa ora chiamare Sweeney Todd. Per l’ennesima volta Tim Burton dimostra di essere un maestro incontrastato nel creare le atmosfere oniriche e grottesche che caratterizzano il suo stile da Grand Guignol. Le scelte registiche impeccabili, la fotografia sapiente di Dariusz Wolski, le mirabili scenografie di Dante Ferretti, che ricostruisce in studio ogni strada e ogni fogna di Londra, fanno da corollario alla colonna sonora originale del musical teatrale di John Logan, Stephen Sondheim e Hugh Wheeler che nel 1979 vinse un Tony Award. Il cast è lo stesso di sempre. Johnny Depp e Helena Bonham Carter non solo non deludono mai, ma qui si rivelano anche impareggiabili interpreti canori dei versi originali del musical. L’eroe è ancora una volta un uomo scisso, incompleto nel suo dolore, come poteva essere Edward con le sue mani di forbice che gli impedivano di toccare il mondo, o Willy Wonka, costretto nella sua meravigliosa fabbrica che lo condannava a essere solo. Qui l’epilogo è tragico e in bocca rimane l’amaro sapore delle torte di carne umana del negozio di Fleet Street; nonostante questo la bravura degli attori, le atmosfere gotiche, le musiche e i colori fanno di questo musical un meritato capolavoro. Voto 9.
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