Roma, 19 ago – S.G. 42enne romano, non si era rassegnato alla fine della relazione sentimentale con una coetanea. Neanche quando lei negli ultimi mesi lo aveva denunciato per stalking: un esposto e numerose querele. In uno degli episodi verificatisi anche il datore di lavoro della vittima aveva sporto denuncia nei suoi confronti, quando l'ex era entrato nell'esercizio commerciale dove la donna fa la commessa, e, con fare violento, aveva tentato di "riconquistare" la fidanzata. Ultimamente poi non si limitava soltanto a perseguitare la ex. Anche il nuovo fidanzato della donna, infatti, era diventato vittima delle condotte persecutorie di S.G. Negli ultimi 18 mesi è stato un continuo stillicidio: telefonate, appostamenti sotto casa, lettere minatorie, insulti e minacce di morte nei confronti della coppia. A volte era arrivato a fare oltre 100 telefonate al giorno. Questa notte, affacciandosi alla finestra del suo appartamento in zona Pietralata, la donna, 41enne romana, ha visto nuovamente S.G. fermo sotto casa. Temendo per le minacce ricevute, la donna ha avvisato il convivente ed insieme hanno segnalato la sua presenza alla Sala Operativa, chiamando il 113. All'arrivo degli agenti del Commissariato Sant'Ippolito, diretto dal dott. Giovanni Di Sabato, S.G. ha dichiarato che stava aspettando una zia che abita "proprio lì". E' stato accompagnato però presso gli Uffici del Commissariato Sant'Ippolito dove è stato arrestato per stalking. Da indagini esperite dagli agenti nell'immediatezza dei fatti, è emerso che a carico dell'arrestato pende un procedimento penale per reati analoghi. A denunciarlo nel 2004 era stata un'altra ex fidanzata, quando ancora non era stato delineato un articolo specifico nel codice penale per lo stalking. Ma l'uomo, che non si era dato per vinto, aveva messo in atto minacce e persecuzioni, arrivando addirittura ad alzare le mani. Da qui la denuncia della vittima.omniroma.it
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