Siringhe in piazza 2 Giugno: a Guidonia “vince” il decoro urbano

In Cronaca & Attualità, Primo Piano da Yari Riccardi Commenti

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Come si può andare in un luogo centralissimo di una città, e trovarci immondizia, cocci di bottiglia, e alcune siringhe – coperte, ma il concetto resta il medesimo – certamente non lasciate lì da un medico? Come si può abbandonare una piazza che – tra l’altro – è in attesa di essere restaurata Quale è il rispetto verso quello che era, di fatto, il nucleo storico di una città? Parliamo di Guidonia, piazza 2 Giugno. Di fronte a quella piazza del mercato utilizzata più come discarica che altro. Il luogo dove il problema principale del decoro urbano era Rocco Visca, l’invisibile di Via Zambeccari. Lui è stato spostato di circa 5 metri, al suo posto c’è una bella piattaforma di cemento per il futuro gruppo elettrogeno del teatro Imperiale. Il punto è questo. Se Rocco era un problema – e tra un pò, crediamo, lo sarà di nuovo – come possono non esserlo i fatti che abbiamo elencato? Le siringhe – di quelle che utilizzano i tossicodipendenti – sono davanti alle prime serrande della piazza, a circa 5 metri – in linea d’aria – dagli uffici comunali che si trovano lì. Altre siringhe, nelle scorse settimane, erano state trovate vicino la scuola Leonardo Da Vinci, e nella piazza dove si trova la chiesa di Santa Maria di Loreto. Chi deve controllare? Chi deve pulire? Il lunedì, piazza 2 Giugno è piena di gente, donne, uomini, bambini. Si deve per forza aspettare che qualcuno si faccia male? Tutta la zona è in condizioni di degrado assoluto. Immondizia dovunque, una costruzione senza porte – si trova in fondo – completamente a disposizione per qualsiasi cosa. Dentro ci abbiamo trovato, sporcizia a parte, indumenti vari, bottiglie, segni di bivacco. A proposito delle bottiglie. Qualche mese fa, il comune di Guidonia rese esecutiva una ordinanza – la 257 del 3 agosto 2009 –  che prevedeva il “divieto di vendita per asporto di bevande contenute in bottiglie o confezioni di vetro e lattine”. Tutto bello e tutto giusto. Chi controlla ora questo divieto? Le condizioni di questa città parlano da sole. Tra l’altro, le siringhe in questione sono lì da più settimane, come ci ha riferito la persona che ci ha fornito la segnalazione. Un misto di scarso controllo, di poca conoscenza del territorio, di pochi mezzi, e una mancanza assoluta di senso civico nei cittadini, che magari sono gli stessi che si indignavano del povero Rocco Visca. Un mix letale. Questa è Guidonia, o perlomeno una buona parte. Il resto è la Guidonia di chi ci vive, di chi si sbatte per un futuro migliore, di chi tenta di dare ai propri figli un posto decente dove vivere. Sperando che queste persone resistano, e continuino a combattere. Deve terminare il tempo dell’indifferenza, del girare la testa perché tanto non è affar mio. Per il bene di una città che grida aiuto, ma chi deve ascoltare – e parliamo di tutti – sembra proprio non sentire. L'importante è costruire, e affogare Guidonia nel cemento. O nell'immondizia, come preferite.

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