E dopo le tremende notizie di questi due giorni, con la morte per intossicazione di una anziana, e il ricovero della famiglia, per una lasagna comprata in rosticceria, e dopo i pezzi di fil di ferro nel gelato, arriva l’arringa del ministro della Salute Fazio. “Auspico che le Regioni attraverso le Asl rafforzino i necessari controlli per rendere più sicuro il cibo”. Lo afferma in una nota il ministro della Salute Ferruccio Fazio proprio in riferimento ai recenti casi, che hanno visto coinvolti gli alimenti, e forse, aggiungiamo noi, un malcostume diffuso. Occorre quindi una maggiore sicurezza, e Fazio spiega come il ministero abbia “già dato indicazioni ai Nas per una intensificazione dell'azione di controllo lungo tutta la catena di produzione ed in particolar modo nella fase di distribuzione. Una attività che ha portato in soli due mesi al sequestro di 1.000 tonnellate di alimenti”. Il ministro ha ricordato che “sia gli operatori del settore alimentare che i consumatori devono stare particolarmente attenti al rispetto delle più elementari norme igieniche poichè il caldo favorisce la moltiplicazione dei microrganismi – non necessariamente patogeni, come quelli che hanno suscitato tanta attenzione per il colore conferito ai prodotti (mozzarelle blu e ricotta rossa) – e conseguentemente il deterioramento degli alimenti più deperibili quali ad esempio carne, pesce, prodotti lattiero caseari, creme, salse”. Tutto giusto. Resta la tipica abitudine italiana, quella di predicare sicurezza solo dopo il danno. Danno irreparabile in questo caso, per la signora morta.
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