Si festeggia in questi giorni il 71esimo compleanno di uno dei film che ha scritto pagine importanti per la storia del cinema americano. Tratto da un romanzo del 1900 di Frank Baum, Il mago di Oz rappresentò una vera sfida per la MGM, un po’ per i problemi relativi al cast e soprattutto per il gigantismo della produzione in un anno in cui si stava lavorando anche ad un altro colossal, Via col vento, diretto dallo stesso Fleming. Il successo in America fu enorme e tutti gli sforzi furono ampiamente ripagati.
La storia è quella di Dorothy, una ragazzina che vive con gli zii in una fattoria del Kansas e che un giorno, per via di un tornado, viene catapultata con il suo cagnolino in un mondo meraviglioso e sconosciuto che la metterà a dura prova. Nel disperato tentativo di ritrovare la via di casa Dorothy scoprirà il valore dell’amicizia in tre dei personaggi più indimenticabili del film, il leone codardo, l’uomo di latta che vorrebbe avere un cuore e lo spaventapasseri senza cervello. Insieme a questi nuovi e fedeli amici, e aiutata da streghe buone e falsi maghi, la protagonista troverà il modo di superare ogni ostacolo e di capire che non esiste altro posto al mondo bello come la propria casa.
Il film fu realizzato in parte in Technicolor, in anni in cui ancora si era abituati al bianco e nero, e ciò che infatti resta più impresso nella memoria sono i colori brillanti della strada di mattoni gialli così come quelli della città di smeraldo, oltre naturalmente alle canzoni rese celebri dall’interpretazione di una giovanissima Judy Garland: Over the rainbow su tutte è stata negli anni reinterpretata e resa familiare da moltissimi artisti.
Altra nota di merito per il film è indubbiamente data dagli effetti speciali, la cui realizzazione fu affidata ad Arnold Gillespie, considerato un mago nel settore a Hollywood. Il pubblico americano poté vedere per la prima volta una fattoria portata via da un tornado, cosa fino ad allora impensabile.
Il mago di Oz rimane, per la storia e per i personaggi, un film adatto ai più giovani ma, se si vuole andare un po’ più in profondità, come ogni storia per ragazzi, sa offrire utili spunti di riflessione. Voto 8.
Condividi