Il suo ruolo era quello di “palo”, mentre il fratello minore, di appena 13 anni, si intrufolava nelle abitazioni per svaligiarle. Un sistema ben collaudato, messo in atto per per tutto il periodo estivo sul territorio del Comune di Guidonia Montecelio da due giovani di origine rom. A bloccare la coppia di ladri sono stati, stamattina, i Carabinieri della Tenenza di Guidonia che hanno arrestato una 26enne pregiudicata, domiciliata presso il campo nomadi di via di Salone. I militari sono stati allertati da un passante che si era insospettito alla vista di una donna che sembrava parlasse da sola sotto la finestra aperta di un'abitazione al pian terreno. In realtà la giovane stava facendo la vedetta a un piccolo topo di appartamento che, portato a termine il colpo, si è dileguato di corsa per le vie di Guidonia. Giunti immediatamente sul posto, i Carabinieri sono riusciti a bloccare la donna e, dopo pochi minuti, anche ad acciuffare il ladruncolo che si era nascosto dentro un parco giochi. Il bimbo, per non essere identificato, si era addirittura nascosto il berrettino rosso, che il testimone aveva fornito alla pattuglia come segno distintivo, sotto il suo giubbotto. E proprio all'interno delle tasche del 13enne i militari hanno rinvenuto i gioielli rubati, restituiti poi al legittimo proprietario. La donna è stata tratta in arresto con l'accusa di furto aggravato ed è stata associata alla casa circondariale di Roma Rebibbia. Il minore è stato invece affidato a una casa famiglia.
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