Una realtà che cresce, quella del Villalba Ocres Moca 1952, che si appresta a consolidare la crescita vertiginosa registrata negli ultimi anni, e lo fa riprogrammando le attività e rinforzando l’organico societario.
“Da quest’anno, per scelte fatte, abbiamo distinto l’azienda tra prima squadra e giovanili – esordisce il presidente Mauro D’Autilia – un fatto che si è reso necessario, visto che in pochi anni, da società itinerante che eravamo quando siamo nati, non potendo fare scuola calcio, oggi siamo una grande realtà che si appresta ad investire sui giovani. Il sogno e l’obiettivo restano quelli di portare i bambini nelle prime squadre, farli esordire con i grandi partendo dai primi calci, un autentico vanto per noi”. Un discorso nato di recente. “Dallo scorso anno in realtà, quando con l’avvento della fusione tra Villalba 1952 e Ocres Moca – conferma D’Autilia – io mi sono avvicinato alla scuola calcio. Venendo da stagioni di prime squadre, avevo il desiderio di confrontarmi con i piccoli, dai bambini ai ragazzi. Con due impianti disponibili, due realtà da gestire, il Villalba necessita ora di una programmazione oculata, a compartimenti stagni, prima squadra, scuola calcio e agonistica. Dal canto mio la scelta è stata semplice: venendo, come detto, solo da prime squadre, ho trovato nuovi e maggiori stimoli ad occuparmi della scuola calcio. Pietro Scrocca avrà una attenzione maggiore alla prima squadra”.
La scuola calcio il vero cuore del progetto. “Negli ultimi due-tre anni abbiamo commesso degli errori nelle giovanili, anche gravi. Ad esempio lo scorso anno mi è pesato molto perdere la scuola calcio di Elite, non confermata dalla Federazione. Forse non eravamo neanche pronti. Ma questo ci deve servire da monito, per non ripetere gli stessi errori. Faremo di tutto per arrivare a questo prestigioso e importante obiettivo. Il prossimo anno vogliamo diventare di Elite e di conseguenza la società più importante nel territorio. Già adesso abbiamo stretto collaborazioni con realtà professionistiche di primo livello come Perugia e a Frosinone e altre dilettantistiche, ma di spessore, nel panorama calcistico del Lazio. Intanto sono partite molte iniziative, pianificate nella Scuola Calcio, con l’obiettivo di far crescere i nostri piccoli sportivi, ma divertendosi”, così chiude D’Autilia.
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