Si indaga per dolo. Un dolo che ha devastato le campagne e i terreni intorno a Tivoli, ha distrutto il centro di accoglienza a Villa Olivia e ha terrorizzato l’intera città. Le attività investigative dei Carabinieri hanno preso il via negli istanti immediatamente successivi al rogo del 5 luglio: il lavoro dell’Arma, unito ad alcune testimonianze, ha portato ad ottenere riscontri già nella tarda serata di ieri. Un piromane è stato fermato dai Carabinieri: lo hanno bloccato dopo che aveva dato fuoco ad alcuni arbusti nella zona del Quintiliolo, praticamente a un passo dalle macchine in transito. Potrebbe essere lui l’autore dell’incendio sorto sulla Tiburtina, che ieri ha assediato e soffocato Tivoli.
L’aria nella notte di ieri era ancora densa di fumo. Le immagini del pomeriggio, il fuoco a un passo dalle case, la cenere che cade dal cielo offuscato dalle fiamme, il centro di accoglienza devastato raccontano una storia che in pochi dimenticheranno. Sul posto i Vigili del Fuoco e i Volontari della Protezione Civile, le forze dell’ordine e quelle di soccorso, il sindaco Giuseppe Proietti, l’assessore Cappelli ed altri rappresentanti dell’amministrazione comunale.
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